
Vittoria ma che sofferenza per la Sidigas Avellino che nell’ultimo turno di campionato prima della festività del Natale passa sul campo della Vuelle Pesaro per 78-83. Primo quarto dominante per i biancoverdi costretti poi ad incassare la remuntada casalinga. Il solito Rich (25 punti) coadiuvato da Scrubb (16 punti e 5 rimbalzi) permettono alla Scandone di tenere il passo delle seconde in classifica e riscattare il passo falso di Cremona.
C’è Kyrylo Fesenko nello starting five di partenza scelto da Pino Sacripanti, uno degli ex di turno visti i suoi trascorsi nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009. La partenza biancoverde è di quelle che lasciano ben sperare: circolazione di palla efficace con i tiratori irpini che sono bravi ad esaltarsi. Jason Rich ed Ariel Filloy sono gli autentici mattatori del parziale di 16-4 nei primi cinque minuti di gioco. I due giocatori si dividono equamente il bottino dei punti iscritti a referto. Coach Spiro Leka è preoccupato per l’avvio della sua squadra ed è costretto a chiamare timeout che non sortisce, almeno in principio, gli effetti sperati perché la Scandone riesce a dare profondità al suo gioco con Fesenko, sfruttando tutta la propria stazza contro Mika. Un parziale di 8-0 firmato da Rich e capitan Leunen, favorito da una difesa marchigiana a tratti emblematica, spinge la Sidigas fino al 28-5 prima della tripla di Kuksiks. Puntuale arriva la replica dei padroni di casa che tentano disperatamente di rientrare in partita. La Vuelle piazza un break di 5-0 sull’asse Bertone – Ancelotti. Torna a colpire ancora Kuksiks ma è il ventesimo punto di squadra dei biancorossi a costringere Sacripanti al timeout per fermare la corsa di una Pesaro che prende coraggio specie quando può spingere in contropiede come nel caso di Dallas Moore che serve sul piatto d’argento l’assist ad Eric Mika che appoggia comodamente al ferro (26-37). Avellino si addormenta perde smalto in attacco, diminuendo a vista d’occhio l’intensità messa sul parquet e si espone a qualche palla persa di troppo. Il solo talento di Thomas Scrubb non basta a mettere una pezza alla rabbia dei marchigiani che limano il gap fino al – 9 (30-39 al 19’). L’inerzia è ancora nelle mani della Vuelle Pesaro che aggredisce il match in termini di intensità. Prima c’è da registrare il vano tentativo di fuga vano degli ospiti col duo Filloy – Fesenko che porta la propria squadra fino al + 4 (35-49). Avellino faticherà poi ad attaccare la difesa avversaria e cresce anche il numero delle palle perse che danno il là alla rimonta dei padroni di casa. Marco Ceron è l’assoluto protagonista con un’ottima marcatura su Ariel Filloy che condiziona non poco la manovra biancoverde. Mika prende le misure ai centri avellinesi che soffrono la mobilità del centro statunitense. L’esperienza di Leunen, Rich e Zerini fa respirare la Scandone, ancora distratta in difesa, che riesce a gestire quanto di buono fatto in precedenza anche se la fortuna sorride ai biancorossi con la prodezza sulla sirena di Kuksiks (60-63 al 30’).Equilibrata è l’ultima frazione perché le prove di fuga della Scandone vengono sempre annullate dalla Vuelle con gli attori che mutano a seconda di chi ha la possibilità di chiudere l’azione tra Pablo Bertone o Eric Mika. L’intelligenza cestistica di Scrubb è oro colato per i biancoverdi perché il canadese toglie in più di una circostanza le castagne dal fuoco. Ancora Kuksic che non perde la mano da tre punti firma il – 1 (69-70 al 35’). Una stoppata di Leunen su una tripla di Dallas Moore manda a schiacciare in contropiede Scrubb per il + 4. Filloy mette il sigillo dalla lunetta.