
Il prossimo 7 maggio alle 20:30 la Sidigas Avellino tornerà a disputare i playoff a distanza di cinque anni dall’ultima sua apparenza. Il monito in casa biancoverde è guardare a se stessi senza farsi prendere la mano su chi potrà essere la possibile avversaria nel primo turno di post season. Calcoli alla mano la Scandone ha la possibilità di pescare dal cilindro una delle quattro squadre a trenta punti che occupano dalla quinta all’ottava posizione della classifica: Reyer Venezia, Giorgio Tesi Group Pistoia, Dolomiti Energia Trentino e Banco di Sardegna Sassari. L’ordine indicato sarà soggetto a possibili mutazioni in base ai risultati che usciranno dall’urna dell’ultima giornata di campionato in programma il prossimo 4 maggio (gare tutte in contemporanea alle 20:30).
In questo momento l’accoppiamento nella post season metterebbe di fronte la Sidigas Avellino contro la Giorgio Tesi Group Pistoia: irpini terzi e toscani sesti. Il bilancio in stagione vede un equilibrio in termini di vittorie e sconfitte (1-1). La compagine di Esposito è tornata al successo domenica scorsa contro il Banco di Sardegna battuto per 77-68 raccogliendo di fatto la seconda vittoria nelle ultime sette partite disputate. Da più parti la formazione biancorossa, che annovera fra le proprie fila il secondo miglior assistman del torneo (Moore) e un lungo poliedrico come Alex Kirk (capace di mettere in difficoltà a più riprese i lunghi irpini), viene considerata l’avversaria più abbordabile per Acker e compagni alla luce anche di un’età anagrafica non elevata ed una stagione a più riprese segnata dagli infortuni.
Superata in tre occasioni su tre quest’anno (campionato e semifinali di Final Eight), la Dolomiti Energia Trentino è stata protagonista sin qui di un cammino dai due volti in Italia ed in Europa: altalenante è il rendimento maturato sui parquet nostrani in cui non sono mancati passi falsi arrivati al termine di partite che sembravano già esser vinte. L’ultimo in ordine di tempo è il ko casalingo contro la Reyer Venezia. Julian Wright è la punta di diamante di un roster che fa della fisicità e del controllo dei tabelloni una delle chiavi del gioco di Buscaglia. Giocatori come Sutton, Lockberg o Forray offrono un tasso di energia con pochi eguali nella lega. Il cosidetto “mestiere” (utile a limitare Sutton) e il controllo del ritmo hanno permesso ad Avellino di avere la meglio nelle tre circostanze, sferrando il colpo decisivo quando c’è stata possibilità di correre il campo.
Mina vagante in queste ultime giornate di regular season è il Banco di Sardegna Sassari. Dall’esonero di Sacchetti alle dimissioni di Calvani, gli isolani hanno trovato la quadratura del cerchio con l’inserimento in panchina del Gm Federico Pasquini. La buona condizione è dettata anche dalla vittoria di due settimane fa sul campo della Grissin Bon Reggio Emilia (mai perdente al PalaBigi sino a quel momento) in cui a regalarti il successo c’è stato un David Logan da trentasette punti iscritti a referto ed attuale quarto miglior realizzatore del torneo (Nunnally lo precede di una posizione). “Run and shoot” (corri e tira) rappresenta la filosofia di gioco dei Campioni d’Italia uscenti la cui difficoltà per ogni avversaria negli accoppiamenti difensivi rappresenta una delle incognite per il team di Sacripanti.
Infine c’è Venezia (quinta) contro cui la Scandone scenderà in campo il prossimo mercoledì. Antipasto playoff? Possibile. L’inserimento dell’ex Cska Jeremy Pargo conferma l’ambizione di Venezia nel voler tentare la scalata al tricolore malgrado una stagione deludente segnata dalla staffetta in panchina tra Recalcati ed il suo vice De Raffaele. I lagunari si candidano anch’essi al ruolo di outsider: avere in squadra gente come Ress, Viggiano ed Ortner che hanno collezionato in passato scudetti con la canotta della Montepaschi Siena permette. Per la serie: quando ci sarà un ultimo tiro da prendere, non mancherà l’imbarazzo della scelta.