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Facundo Lescano, un bomber in missione: storia di rifiuti e gavetta

Tante esperienze, alcune travagliate: ora l’attaccante di Mercedes è deciso a regalare all’Avellino, e a se stesso, la Serie B

Genoa, Torino e l’esordio in Serie A

Il “Faca” – così soprannominato – arriva al Genoa. Nel settore giovanile del club rossoblù ha la possibilità di ammirare da vicino uno dei suoi idoli: Diego Milito. L’esperienza al club ligure, tuttavia, non va come previsto. Lescano trova poco spazio e allora le strade del suo percorso cambiano nuovamente. L’approdo al Torino ne cambia le aspettative.

Ciò che Facundo riesce a mettere in mostra nella squadra granata è degno di nota. Diventa capitano della squadra Primavera, che in quell’anno vince il campionato, e uno dei migliori prospetti in Italia. Nella stessa stagione, 2014-2015, esordisce anche in Serie A grazie a Giampiero Ventura.

“Il momento più bello della mia vita” – così descriverà l’episodio -, e come dargli torto: l’esordio arriva in un Torino-Milan allo “Stadio Olimpico Grande Torino”, con il “Toro” sotto 0-1. Che nei momenti successivi al suo ingresso trova anche il pareggio: “Emozioni uniche”.

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