CALCIOINTERVISTESERIE CUS AVELLINO

Vigorito: “La Juve stabia ci ha asfaltato, ma contro l’Avellino…”

Il presidente ha parlato di Andreoletti e del caso scommesse: parole durissime

Il presidente giallorosso Vigorito ha parlato delle ultime voci in casa Benevento in diretta nella trasmissione Ottogol. Gli argomenti principali sono stati la sconfitta in casa della Juve Stabia(1-0) e la prossima gara di campionato contro l’Avellino, oltre al caso scommesse che ha visto coinvolti Pastina e gli ex giallorossi Letizia, Coda e Forte.

Vigorito: “Le leggi ci sono, le scommesse sono vietate”

Le parole di Vigorito sul caso scommesse: “Come si fa a sapere che giocano? I calciatori trovano le persone che giocano al posto loro. L’indagine di cui stiamo parlando lascia dalla denuncia di un giro di denaro anomalo da parte delle banche. Il problema è di controllo sulla capacità economica. Le leggi ci sono, le scommesse sono vietate.

Non dobbiamo eliminare le scommesse, ma dobbiamo mettere i club nelle condizioni in cui una eventuale azione di questo tipo abbia una pena per il calciatore che glielo faccia pensare. Un calciatore di 20 anni che si becca 5 anni di perdita, uno ci pensa. Se vai a patteggiare 6 mesi a livello nazionale, credete di eliminare le scommesse?”

Vigorito: ” Il Benevento Calcio è parte lesa”

Il presidente del Benevento ha poi continuato: “Scommesse? Sull’argomento preferisco non parlare. La giustizia è giustizia quando uno crede. Questo è un mondo in cui c’è molta apparenza. Ho sentito un colpo al cuore per una cosa del genere: se è vero o meno non mi interessa più, aspetto il decorso della giustizia. Non ho parlato con i ragazzi incriminati, ma ho chiesto all’avvocato Chiacchio la strada migliore.

Ci sono degli uomini che stanno attraversando un momento brutto, al di là della colpevolezza o meno. Pensavo a quanti sacrifici abbiamo fatto tutti, non capisco perché dei giovani calciatori possano fare una cosa del genere. Quando un calciatore giocano, lì si può parlare solo di malattia o di un giro in cui si è perso il contatto con la realtà.

Il Benevento Calcio è parte lesa se sono colpevoli, così come se sono innocenti. Il danno all’immagine è già molto grave, aggiungiamoci anche che ci sono partite impresse nella mente: hanno giocato anche contro il Benevento? Non lo sappiamo. Se tutto questo dovesse rivelarsi solo come una malattia, assumeremo la parte lesa in un certo modo. Se ci sono scommesse anche contro la società, allora chi ha subìto un danno deve avere un ristoro anche morale. Questo non fa piacere per chi da venti anni cerca di portare in alto il nome di Benevento.

Il caso Paoloni fu diverso perché lui i fatti li effettuò alla Cremonese, non eravamo responsabili. Qui siamo stati colpiti al cuore perché Coda è stato un nostro calciatore, Forte è andato via a gennaio. Letizia veniva da un ambiente difficile e ne portava con orgoglio il riscatto. Pastina è un prodotto del vivaio e ce lo troviamo in certe situazioni. Andreoletti sta gestendo anche questa situazione. Se parliamo di pressioni per questo fatto, allora va bene e gli va un forza Andreoletti. Per il resto no“. 

E su Andreoletti…

Vigorito ha poi parlato di Andreoletti: “Questo non è il processo ad Andreoletti, ma un incontro tra amici che parlano a una città competente di calcio. Sto rivendicando alla società di calcio il ruolo che ha un presidente, indipendentemente dai collaboratori. Non credo che ci sia una inversione di tendenza, ma credo che il tutto derivi da un campionato difficile. Un allenatore come Andreoletti viene da oltre 200 partite in quarta serie, non ha cominciato ieri.

Andreoletti è stato indicato come l’allenatore di una squadra che faceva il miglior gioco in Serie C. Questa è una città civilissima, non ci sono pressioni. Deve vincere per forza? Nessuno gliel’ha chiesto. Non sono contento perché in 15 partite siamo ancora in una fase di sperimentazione. I nostri calciatori sono appetiti da tutti, ma in campo ci sono queste situazioni. Andreoletti lavora dieci ore al giorno, ma la domanda è: stiamo lavorando nella posizione giusta? Se questa è pressione, allora bisogna cambiare mestiere. Un ragazzo che ha scelto di fare l’allenatore non può arrivare a Benevento e avere la pressione. In questo momento non sono soddisfatto della squadra e qualcuno deve spiegarmi il motivo.”

Vigorito: “Proprio dall’Avellino ripartimmo per andare in Serie A”

Vigorito e la prossima gara contro l’Avellino: Domenica ci sarà una partita molto difficile, ma ricordo che nel 2017 proprio dall’Avellino ripartimmo per andare in Serie A. Ricordo che a Cesena i toni furono da croce rossa, ma da quel momento ci compattammo e vincemmo con l’Avellino per poi andare in A. Abbiamo ricostruito dalle ceneri di un anno difficile.

Siamo rimasti con una rosa enorme, non credo che esistano calciatori di Serie A, B o C, ma che ci sono calciatori che in allenamento sono dei fenomeni. L’atteggiamento mentale va rivisto, dobbiamo capire che non siamo la cenerentola della C. Siamo in una fase di regressione, tutti devono fare delle riflessioni”.

Vigorito: “Per 70 minuti la Juve Stabia ci ha asfaltato”

Vigorito e la sconfitta contro la Juve Stabia: “Non vorrei entrare nei discorsi tecnici, ma ho ascoltato e vorrei dire una cosa: la questione dei cambi fatti a venti minuti dalla fine ha una aggravante, visto che in Serie C degli ultimi venti minuti se ne giocano una decina. Sfido Dybala a scendere in campo a dieci minuti dalla fine ed essere decisivo. Oggi ho avuto modo di dire è che il problema del Benevento non è questa classifica.

A differenza di Casertana e Crotone siamo in fase calante, quindi dobbiamo capire perché c’è stata questa inversione. L’analisi va fatta sulle vittorie e non sulle sconfitte, altrimenti si lavora solo sull’errore. Dire che meritavamo il pareggio è fuori luogo, visto che la Juve Stabia per settanta minuti ci ha asfaltato. Se diciamo che tutto va bene, rischiamo di fare la fine dell’anno scorso. Quale calciatore della Juve Stabia comprereste per il Benevento? Non penso che la squadra sia debole, ma che l’aiuto di tutti debba essere importante. Quest’anno il presidente ha gli occhi aperti, sono in continuo contatto con Carli e Andreoletti. Sono convinto che dobbiamo trovare una formula, ovvero avere una identità che con 33 calciatori non si trova.

Dobbiamo trovare un gruppo che sia di base, al quale vengano aggiunti dei calciatori con determinante caratteristiche. Per 70 minuti abbiamo fatto soltanto un tiro in porta. Abbiamo corso il rischio dopo settanta minuti di stare 4-0 per la Juve Stabia. Poi è cambiato qualcosa. Siamo andati con un impeto disordinato in avanti, contro una squadra che si può battere. Il portiere è un componente della squadra, vale per Paleari così come per Thiam. E’ difficile segnare se uno non tira. Ciano? Parliamo di un calciatore che veniva da tre mesi di sosta per infortunio. Dobbiamo trovare i problemi, senza limitarci a dire che ci sono“.

Vigorito: “Qualche calciatore non era molto felice di stare in panchina”

Vigorito ha poi aggiunto: “Voglio scacciare gli alibi: i ragazzi hanno assorbito ciò che è successo in settimana. Siamo andati con animo sereno. Abbiamo ricevuto un’accoglienza bella, un clima diverso rispetto al passato. Sono stato in panchina, ho visto un gruppo di ragazzi molto disciplinato. Credo che ci sia un problema che ieri si è evidenziato ancora una volta: siamo troppi. A me è piaciuta molto una cosa detta da Carli: a volte ci si rinforza cedendo qualcuno piuttosto che prendere altri. Qualcuno deve andare via. Nessun disaccordo o contestazioni, ma qualche calciatore non era molto felice di stare in panchina”.

 

 

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