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Programmazione e patrimonializzazione: l’Avellino ha 15 giocatori di proprietà

Dopo anni di prestiti e difficoltà varie, l’Avellino può finalmente contare su un cospicuo nucleo di calciatori di proprietà. L’avvento della proprietà targata D’Agostino ha decretato un’inversione dello storico trend dei biancoverdi, puntando finalmente su concetti come programmazione e patrimonializzazione. Nell’attuale organico, infatti, sono soltanto 3 i calciatori prelevati in prestito (Burgio, Bruzzo, Rizzo), due dei quali con diritto (Bruzzo) o obbligo (Rizzo) di acquisto. Se si escludono i tre sopracitati e l’intricata vicenda Parisi, i restanti 14 calciatori in organico sono tutti patrimonio del club biancoverde.

Di questi soltanto Ciancio e Federico hanno il contratto in scadenza nel 2021, mentre gli altri 12 hanno tutti accordi pluriennali. Sono 7 i calciatori che hanno firmato un biennale (scadenza 2022), mentre addirittura Dossena, De Francesco e Maniero si sono legati – o si legheranno – ai lupi fino al 2023. Tutto questo è simbolo di una politica attenta, di un progetto tecnico a lungo termine, della voglia di costruire qualcosa. La strada verso la stabilità e la solidità gestionale è ancora lunga, ma la famiglia D’Agostino sta gettando solide basi per lavorare nel migliore dei modi.

 

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