“Redan in Thailandia in un centro di riabilitazione”: il racconto, la reazione del giocatore e la posizione dell’Avellino
ITV rilancia una clamorosa intervista della madre dell’attaccante dei biancoverdi, in prestito al Lokeren: la reazione dell'attaccante e del club irpino
Daishawn Redan sarebbe ricoverato in una clinica in Thailandia per disintossicarsi da una dipendenza. È quanto riportato da IrpiniaTV che parla di “veridicità della notizia confermata dall’U.S. Avellino”.
L’attaccante olandese, ancora di proprietà dell’Avellino (ha un contratto sino al 2028), è attualmente in prestito ai belgi del Lokeren ma non è mai sceso in campo. In un’intervista alla piattaforma surinamese Culturu.com, la madre Dayenne ha raccontato: “Mio figlio aveva talento, sogni e avrebbe dato tutto per il suo sport. Ma è rimasto intrappolato in qualcosa di più forte di lui: una dipendenza. Ho implorato aiuto, ma nessuno mi ha ascoltato. Ha perso tutto. La sua casa, il suo futuro, quasi se stesso. E questo fa male come madre. Ti senti impotente. Lui sta lottando. E finché lo farà, continuerò a lottare con lui”.
L’U.S. Avellino, scrive IrpiniaTV: “Confermando la veridicità della notizia ha spiegato di essere al corrente della situazione e di essere pronta a tutelare la propria posizione, nel rispetto di tutte le parti coinvolte”.
Una volta pubblicate le dichiarazioni della madre, il caso si è infittito ulteriormente, quando lo stesso Redan ha risposto smentendo duramente come riportato da espn.nl: “L’articolo apparso su Culturu.com contiene gravi inesattezze fattuali e dipinge un quadro completamente falso della mia vita. Trovo scandaloso che storie personali sul mio passato siano state pubblicate senza alcuna verifica o rispetto per la verità“.
Redan ha inoltre dichiarato: “I miei problemi personali sono iniziati quando vivevo ancora a casa con mia madre. È stato un periodo instabile in cui ho fatto scelte sbagliate e ho faticato a trovare la mia strada. È ancora più doloroso che mia madre stia ora diffondendo deliberatamente falsità che non solo screditano me, ma anche le persone che mi hanno sinceramente sostenuto. Non ho più contatti con mia madre ed è una decisione consapevole per proteggere la mia pace e la mia guarigione”.
