D’Agostino: “Una gioia immensa. Il calore di questa gente è la nostra forza”
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Le parole di Biancolino
Le parole dell’allenatore dell’Avellino, Raffaele Biancolino: “Il mio primo obiettivo era portare gioia a questa gente. Ci ho sempre creduto, dal primo giorno. Anche quando qualcuno mi diceva che non ero pronto. Intanto, oggi, abbiamo portato l’Avellino dove oggi merita di stare. Poi domani vediamo quello che succede. Il braccialetto che bacio sempre? Quello della Madonna di Montevegine. Sono devoto e credente al massimo. Mi sta aspettando perché ho fatto una promessa. Il pomeriggio prima di giocare con la Turris sono salito lì, di starmi vicino e darmi la forza. Ho visto una squadra che con sacrificio ha raggiunto questo grande obiettivo. Oggi vanno fatti i complimenti a questi ragazzi. La mia voglia era portare questa squadra in cima. Quella che viene è sempre la vittoria più bella e importante. Sogni nel cassetto? Certo. Sognare non costa nulla”.
Le parole di Biancolino
Le parole dell’allenatore dell’Avellino, Raffaele Biancolino, ai microfoni di Prima Tivvù: “Il destino ha voluto questo. Ho riportato la maglia dove l’avevo lasciata. Un’emozione unica perché questo popolo si merita questo ed altro. Godiamoci questa promozione pesante. Ci ho sempre creduto dal primo giorno. Oggi grazie a questi ragazzi ci siamo riusciti”.
Le parole di Patierno
Le parole dell’attaccante dell’Avellino, Cosimo Patierno, ai microfoni di Prima Tivvù: “Sono contento di come si è inserito Lescano, la gente parlava tanto, io invece ho dato la spallata decisiva per farlo venire perché sapevo che ci avrebbe dato una grossa mano. Sento mia questa maglia, questa città. Quando sono arrivato mi ero ripromesso che in due anni massimo saremmo andati in B e ci siamo arrivati. Ho fatto una promessa a mio padre quando non stavo bene. Mi disse: “fammi vedere almeno una partita di Serie B”. Non dico niente ma spero di aver realizzato il suo desiderio”.
Le parole di Giovanni D’Agostino
Le parole dell’amministratore unico della IDC, Giovanni D’Agostino, in conferenza stampa: “Il taglio del codino? Avevo promesso che l’avrei fatto non appena avessimo raggiunto questo sogno. A inizio stagione pensavo sarebbe cresciuto ancora, invece eccoci qui, a festeggiare qualcosa di storico. Non vedo l’ora di tornare. Questo gruppo si è comportato come un branco di lupi: uniti, affamati, determinati. Abbiamo scritto la storia.
Da gennaio 2024 ho capito che la barca stava imbarcando acqua. Dopo le prime cinque giornate abbiamo deciso di dare una scossa vera, netta, e abbiamo fatto scelte dettate dalla meritocrazia. Conoscevo bene Raffaele Biancolino e il suo staff: insieme avevamo vinto il campionato Primavera 3. È stata una scelta coraggiosa, chi osa può avere ragione.
All’inizio c’era scetticismo, comprensibile. L’Avellino è una piazza calda, tutti hanno un’idea su chi dovrebbe allenare o dirigere. Ma quando scegli persone con cui condividi il lavoro quotidiano, persone che hanno attributi, competenza e amore per la maglia – come Biancolino e Mario Aiello – i risultati arrivano. Biancolino si è dimostrato l’uomo giusto per portarci alla vittoria, e voglio sottolineare la grande professionalità di Aiello.
Il mercato di gennaio? Lo abbiamo fatto con attenzione, senza lasciarci trascinare dall’eco mediatico. Lescano è stato il vero “taglio della coda”, ma prima c’è stato tempo, riflessione, lucidità. Ogni decisione è stata ponderata. Questo campionato, però, l’ha vinto la Curva Sud. Dopo la sconfitta di Foggia, il comunicato con la frase “Unione Sportiva” ci ha unito, ci ha compattati. Da lì è partito tutto. Eravamo a tre punti in cinque gare, eppure la fiducia non è mai mancata. Le parole che dissi alla curva allora erano chiare: questa lotta era per tutta la nostra gente.
Quando la mia famiglia ha preso l’Avellino, ero fidanzato e non convivevo. Oggi sono sposato, con due figli. La vita cambia, ma ho sempre conservato il mio IO. Prima ero più ruvido in certe situazioni, adesso ho imparato a gestire meglio emozioni e responsabilità.
Prima della gara contro il Catania – la partita della svolta – ho visto mio padre in ansia. Nella vita puoi riuscire in tanti ambiti, ma quando c’è un obiettivo comune, condiviso con chi ami, l’emozione è diversa, è profonda. Mio padre si è fatto da solo. Abbiamo avuto un’infanzia semplice, umile.
Vederlo così soddisfatto mi ha toccato nel profondo. Questa è la sua vittoria. Lo dico da figlio, da dirigente. Negli ultimi tempi ho preferito restare dietro le quinte, fuori dai riflettori. Ma oggi è giusto condividere questa gioia. Lo stadio? Dobbiamo adeguarlo alla categoria, ma mettere su una vera e propria casa per tutti i tifosi. Ne riparleremo quando ci saremo consolidati. Biancolino confermato per la Serie B? Il suo rinnovo è stato fatto già con i parametri della cadetteria. Uomini come lui sono rari”.
Le parole del presidente D’Agostino
Le parole del presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, in conferenza stampa: “È un’emozione indescrivibile. Con la squadra ci siamo guardati negli occhi e ci siamo capiti al volo. Biancolino ci ha messo del suo, ha dato quel qualcosa in più. È una gioia immensa, adesso ci godiamo questa vittoria, poi penseremo al futuro. Siamo partiti con un obiettivo chiaro, e siamo riusciti a centrarlo. Non è stato tutto semplice all’inizio, il cammino è stato tortuoso, ma strada facendo abbiamo fatto gli aggiustamenti giusti, cambiando lo staff tecnico e individuando le persone adatte. Siamo stati bravi a creare la giusta alchimia tra tutte le componenti, e questo ci ha portati al traguardo.
La mia emozione più grande? Nella mia vita ho gestito tante aziende, ho avuto successi imprenditoriali importanti, ma il calcio è un’altra cosa, è passione pura. Abbiamo preso la squadra a febbraio 2020, poi è arrivata la pandemia che ha stravolto tutto: poche partite il primo anno, porte chiuse il secondo. Il calcio non è una scienza esatta, è complesso e imprevedibile. Serve equilibrio, servono le persone giuste, e serve anche un pizzico di fortuna. Ora vogliamo goderci questo momento, poi concentrarci sull’ultima partita della stagione e, successivamente, sulla questione stadio, perché ci sono alcune criticità da risolvere in vista del prossimo campionato.
Il calore della nostra gente ci dà una spinta incredibile, fa dimenticare anche gli sforzi economici. Oggi ho visto persone piangere dalla felicità: queste cose ti restano dentro. Sono fiero della tifoseria dell’Avellino, sono persone straordinarie che meritano davvero tanto. Ho vissuto la partita in mezzo a loro ed è stato bellissimo. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia per la pazienza, a mio figlio Giovanni che sta facendo un lavoro eccezionale, e a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo. Grazie di cuore”.
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