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Speciale Adriano Lombardi – Di Somma: “Adriano è stata una persona speciale. In campo era un capitano con gli attributi”

Il 30 novembre 2007 , dopo una lunga malattia, morì Adriano Lombardi. Il mitico capitano dell’Avellino lasciò la sua famiglia e tutti i suoi cari a 62 anni. Il rosso di Ponsacco fu stroncato dalla SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Ai nostri microfoni è intervenuto Salvatore Di Somma che ha ricordato il suo ex compagno di squadra – dicendo: “Ho giocato due anni con Adriano. Era una persona speciale, un amico. In campo era un capitano con gli attributi e faceva gli interessi della squadra, aiutandoci a gestire i momenti. Lui per noi rappresentava tanto ed era un vero e proprio punto di riferimento.
Questa malattia non colpiva soltanto gli atleti ma anche le persone che non praticavano sport. Fu un periodo in cui dicevano che davano qualche medicinale ai giocatori, io non ci credevo, era soltanto un brutto destino. I familiari di Adriano hanno sofferto tantissimo. Il mio rapporto con lui era splendido, come con gli altri, perchè ci frequentavamo oltre il rettangolo di gioco. I risultati importanti che abbiamo ottenuto è l’unione di questi fattori. Ora tutto questo non succede e dopo gli allenamenti ognuno pensa per sè. Il gruppo così non si forma e la rosa non diventa una famiglia, soprattutto con l’ambiente. In questo calcio moderno non esistono più le bandiere come Capitan Lombardi perchè ci sono troppi interessi. Diversi anni fa gli è stato intitolato anche lo stadio: è stato un gesto molto importante da parte della città”.

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