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1 gol ogni 167′: Charpentier nel solco dei grandi bomber biancoverdi

Il bel gol con cui ha sbloccato l’incontro di ieri con il Bari è servito a Gabriel Charpentier, giovane attaccante francese dell’Avellino, per portare a 3 il numero di centri stagionali con la maglia biancoverde e soprattutto per confermare la bontà dell’impatto avuto sul campionato di Serie C. Il numero 9 dei lupi ha infatti stupito tutti gli addetti ai lavori per la facilità con cui si è inserito nello scacchiere biancoverde con Ignoffo prima e Capuano poi, ma soprattutto convince per qualità tecniche, per doti atletiche e per intelligenza tattica. Il gioiellino francese è un centravanti moderno, capace di segnare ama anche di aprire spazi per i compagni e di far giocare bene la squadra. Qualità importanti, che lo hanno già reso un beniamino dei tifosi e che promettono bene per il prosieguo della stagione. Viste le capacità e considerati i numeri di questo avvio di campionato – 3 gol in 7 partite, uno ogni 167′ -, Charpentier si candida prepotentemente al ruolo di erede della particolare e fortunata tradizione di numeri 9 nella storia dell’Avellino. Con così poche partite a disposizione avrebbe poco senso fare un confronto statistico con la media-gol dei bomber del passato – ad oggi diversi ne vanterebbero comunque una migliore (De Vena, Biancolino e Molino tra gli altri) – ma ciò che conta sono le prospettive e Charpentier ha tutte le carte in regola per continuare a stupire e per dare linfa a questa positiva tradizione di bomber biancoverdi.

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