
Dopo la splendida vittoria di Rieti, l’Avellino torna in campo per giocarsi le sue carte nella Poule scudetto. Lupi inseriti nel triangolare numero 3 insieme a Bari e Picerno. Primo incrocio contro i pugliesi. Sfida che profuma d’altri tempi e che potrebbe essere anche un antipasto di quello che sarà nella prossima stagione. Ripartito dalla Serie D dopo il crack della scorsa estate, il nuovo Bari targato De Laurentiis non ha tradito le attese, centrando al primo colpo la vittoria del campionato ed il ritorno tra i professionisti. I pugliesi guidati dal tecnico Giovanni Cornacchini, già confermato anche per la prossima stagione, hanno vinto il girone I con 78 punti all’attivo (24 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte) tenendo a bada le ambizioni della Turris giunta a 11 punti di distacco in classifica.
Come da pronostico i galletti hanno vissuto una stagione con pochi patemi d’animo, indirizzando subito l’annata e controllando i pochissimi momenti di difficoltà senza mai perdere la bussola. Sfruttando a pieno il fattore “San Nicola” (nessuna sconfitta davanti al pubblico amico) e ben disimpegnandosi anche in trasferta (10 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte) con il miglior attacco (30 gol segnati) e la miglior difesa (13 gol subiti) esterni del raggruppamento. Nel mix di esperienza e gioventù spiccano in maniera particolare le figure del capitano Franco Brienza (classe 1979) e del difensore (ex biancoverde) Valerio Di Cesare (classe 1983). Due simboli del vecchio corso e fieri condottieri della nuova gestione. Tra i pali grande campionato per il giovane (classe 1999) Davide Marfella. Scuola Napoli, l’estremo difensore biancorosso si è ben distinto ed è stato per lungo tempo nella prima parte di stagione il portiere meno battuto d’Italia, Serie A compresa.
In difesa oltre a Di Cesare grande affidabilità anche da parte di Giuseppe Mattera (classe 1983), elementi capaci di ben figurare anche nell’area avversaria (6 gol per il primo, 2 per il secondo). Grande sostanza a centrocampo, con i muscoli dell’ex Palermo Francesco Bolzoni (classe 1989) e la qualità di Zaccaria Hamlili (1991, tante esperienze in C). Dalla trequarti in poi batteria devastante, già pronta per una categoria superiore e molto valida per il 4-2-3-1 utilizzato con frequenza da mister Cornacchini. Accanto a Brienza, freschezza e vivacità garantita dai due under Cristian Langella ed Enrico Piovanello, giocatori classe 1999 destinati ad alti livelli. Esperienza e solidità nei piedi invece di Samuele Neglia (classe 1991, ex Viterbese) e Roberto Floriano (classe 1986, ex tra le altre fi Foggia e Carrarese), autori rispettivamente di 9 e 13 reti in campionato. Davanti il bomber Simone Simeri (classe 1993) che ha sigillato la promozione con il gol decisivo di Troina (una delle sue 13 perle stagionali). A completarsi o alternarsi con lui l’ex lupo Demiro Pozzebon (classe 1988, 3 gol stagionali) e Pasquale Iadaresta (classe 1986), arrivato a stagione in corso e già avversario dei lupi con la maglia del Latina prima del suo trasferimento in Puglia.
Segui SportAvellino.it su WhatsApp!
Iscriviti al nostro canale YouTube per rimanere aggiornato!