Avellino, il rinnovo di Bidaoui è una priorità. Prima che sia troppo tardi…
Priorità assoluta. L’eccellente prestazione inscenata al “Rigamonti” di Brescia ha rafforzato ulteriormente, se ancora fosse necessario, la centralità e il valore di Soufiane Bidaoui in questo Avellino. Un valore importantissimo, fondamentale. E proprio per questo da tutelare rispetto ad una scadenza di contratto che recita 30 giugno 2018. Condizione che autorizza il calciatore belga di origini marocchine ad accordarsi liberamente con qualsiasi club a partire dal prossimo 2 febbraio. Un rischio che l’Avellino può e deve evitare. Innanzitutto per una questione di carattere tecnico, visto che ad oggi Bidaoui ha dimostrato di essere un punto fermo dello scacchiere di Novellino oltre che uno dei calciatori più importanti in termini di finalizzazione (3 gol, 4 assist). Senza voler guardare troppo oltre è innegabile che riuscire a trattenerlo ad Avellino anche nel prossimo anno sarebbe senza dubbio un buon punto di partenza per il futuro biancoverde. Ma il rinnovo di Bidaoui può avere anche un’altra valenza. Nel caso in cui il numero 26 non rinnovasse il suo contratto, infatti, andrebbe via a parametro zero. Un peccato, considerando che Bidaoui è uno dei pochi calciatori in rosa ad avere un discreto valore di mercato e che la sua cessione potrebbe fruttare una plusvalenza importante per le casse della società irpina (l’esterno fu prelevato a costo zero nell’estate 2016). Per tutti questi motivi l’Avellino sa di dover quantomeno provare a trattare il rinnovo. Ma serve una accelerata. Prima che sia troppo tardi. Prima che Bidaoui sgusci via come è solito fare in campo ed esporti i suoi dribbling altrove.
