Addio all’architetto che concepì e disegnò il logo dell’U.S. Avellino
Un omaggio a chi ha contribuito a scrivere la storia del Lupo: a cura di Antonio Fusco

Il mio terzo intervento per “SportAvellino.it vuole salutare Quirino Sgrosso, l’architetto che concepì e disegnò il logo dell’U.S. Avellino 1912.
In un tempo in cui i loghi nascono in digitale o subiscono restilyng in nome di mode o della modernità, mi trovo a voler celebrare nel ricordo Quirino Sgrosso, l’architetto e miniaturista avellinese che ne disegnò uno con la matita, ”Non un semplice logo ma un vessillo, un totem, un’identità”.
Addio a Quirino Sgrosso: la storia del logo
Era il 1977 ed il commendatore Arcangelo Iapicca, presidente dell’Avellino, divenne consigliere in FIGC e, a suggello di quel traguardo, l’architetto Sgrosso volle regalare qualcosa di eterno. Indelebile. Senza chiedere un soldo; solo una firma discreta “Q. Sgrosso” sulle maglie della prima storica stagione in Serie A. Lavorò di notte, con carta lucida, tecnigrafo e matita: il primo logo stilizzato in Italia, un lupo in un rombo metà bianco, metà verde, “Sguardo fiero, orecchie tese, corona verde” e una data ,“1912”, che per ogni innamorato del Lupo non è solo un numero .
“Ogni tratto era cura, ogni dettaglio un atto d’amore”. Non a caso, rivelò anni dopo: “L’ho fatto per amicizia, l’ho fatto con il cuore”. Insomma, un simbolo d’appartenenza che ogni tifoso riconoscerebbe anche bendato.
Avellino, un ricordo indelebile: ripristinare lo status?
Ben venga tutto questo, ben venga il ricordo che anche altri colleghi hanno giustamente voluto tributare all’architetto Sgrosso. Ma c’è qualcosa di inscindibile dal logo che è misteriosamente scomparso, o è stato dimenticato: ovvero, la firma discreta “Q. Sgrosso” sulle maglie dell’Avellino.
Pensare, perciò, di ripristinare lo status quo ante, non solo sarebbe un altro omaggio alla nostra storia. Ma anche un’occasione semplice, ed originale, per perpetuare il ricordo di chi ha contribuito a scriverla.