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Calcio Femminile – Oggi discussione al CONI, il disegno politico dietro le donne

L’attenzione di oggi è dedicata solo ed esclusivamente al caos che si è venuto a costituire nel campionato di Serie B con la relativa corsa al ripescaggio. Ma quello che sta accadendo nel calcio italiano, oltre ad esser dovuto alla poca trasparenza e all’incapacità avuta finora dai vertici nel definire delle regole ben precise, è dovuto più ad un gioco politico per il comando del vertice della FIGC. Infatti non è un caso che anche il calcio femminile sia entrato in crisi, con il conseguente blocco del campionato, quest’oggi presso il CONI si discuterà anche su chi avrà la competenza per la gestione del campionato femminile, se debba rimanere nella mani della LND o debba passare nuovamente nelle mani della FIGC, cosi come vogliono le società di serie A e serie B femminile.

Se il Collegio dovesse riassegnare i campionati alla Figc, accettando di fatto la delibera del 3 maggio scorso del Commissario straordinario Roberto Fabbricini con cui veniva istituita la Divisione Calcio Femminile sottraendola alla LND, il presidente della Lnd Cosimo Sibilia ha già annunciato di presentare il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato. Ma il gioco che ruota intorno al calcio femminile sta anche nei numeri, infatti possedere tra le fila della LND il calcio femminile aumenta anche il valore del proprio voto rendendolo ancora più pensante, la costituzione di una nuova lega, inserita nel contesto della FIGC in maniera autonoma, significa inserire una nuova componente a pochi mesi dall’elezione del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

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