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Calcio – Gli Underdog dei Mondiali edizione per edizione

La Nazionale della Corea del Nord 1966, dopo la clamorosa vittoria con l'Italia a Southampton
La Nazionale della Corea del Nord 1966, dopo la clamorosa vittoria con l’Italia a Southampton

SVIZZERA 1954 – GERMANIA OVEST – Se avete mai sentito parlare del Miracolo di Berna, ecco, quale accezione migliore per poter introdurre la sorpresa di questa edizione. I tedeschi dell’ovest, nella loro prima partecipazione post embargo dovuto al secondo conflitto mondiale, riescono addirittura ad alzarla la coppa. Nella vicina Svizzera, i bianchi hanno dalla loro anche l’astuzia di un certo Adi Dassler che produce scarpe con tacchetti intercambiabili, novità e salvezza per gli umidi terreni elvetici. Da lì in poi le storie di Adi e della Coppa del Mondo saranno l’una legata all’altra, dato che con la sua azienduccia produrrà i palloni fino ad oggi. Passano da secondi dietro l’Ungheria il girone, sconfiggono dai quarti in poi Jugoslavia e Austria e vincono la finale contro la nazionale più forte degli anni 50, quelli che nel girone li avevano preceduti infilandogliene otto, ovvero l’Ungheria di Ferenc Puskas. 

SVEZIA 1958 – GALLES Il Galles partecipò per la sua prima, e finora unica, volta a un campionato mondiale di calcio nel 1958, quando la competizione iridata era ospitata dalla Svezia. In Svezia il Galles fu inserito nel gruppo C con i padroni di casa, l’Ungheria e il Messico: i gallesi figurarono molto bene, riuscendo a passare il turno grazie al secondo posto conquistato nel raggruppamento, pur arrendendosi poi ai quarti di finale contro il Brasile, futuro campione del torneo. In quest’ultima gara comunque i Dragoni, già sfavoriti ad armi pari, dovettero sostenere anche l’assenza del loro più forte giocatore: John Charles e subirono un’onorevole sconfitta per 1-0, unica rete siglata da un diciassettenne Pelé, alla sua prima marcatura con la casacca verdeoro.  Pelè che poi portò il Brasile alla vittoria della prima coppa del mondo in quella edizione.

CILE 1962 – CILE Gli stessi padroni di casa questa volta sono l’intruso nel podio del mondiale andino. Dietro alla Germania Ovest nel girone, si qualificano a nostre spese nella battaglia di Santiago. Superano l’Urss ai quarti, si arrendono al Brasile in semifinale e vincono la finalina contro i giganti jugoslavi. È tuttora il miglior risultato della Roja ad una rassegna iridata.

INGHILTERRA 1966 – COREA DEL NORD Dici Corea e hai paura. Oggi per l’arsenale nucleare, ieri per i nostri trascorsi con entrambe, quella del nord e del sud, ai mondiali. Una squadra di lavapiatti, dentisti e chi più ne ha più ne metta, adottata dal popolo di Southampton, arriva fino ai quarti, dopo aver terminato il girone dietro l’Urss ed eliminandoci, sempre noi, anche stavolta, in quella clamorosa gara vinta 1-0 che ancora oggi fa rabbrividire. Ai quarti, avanti tre a zero (ripetiamo tre a zero) contro il Portogallo di Eusebio, scatenano l’ira della pantera nera che li uccide e li elimina in un 5-3 rocambolesco.


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