Biancolino: “Cesena squadra importante. Iannarilli out, ecco come sta Patierno”

L’Avellino si prepara ad affrontare il Cesena allo stadio “Dino Manuzzi”. I biancoverdi arrivano all’appuntamento rinvigoriti dal successo pirotecnico conquistato contro la Reggiana al Partenio-Lombardi. Adesso l’obiettivo è tornare a fare bottino pieno anche lontano da casa: l’ultima vittoria esterna risale al 21 settembre, sul campo della Carrarese. A presentare la gara, per gli irpini, è stato Raffaele Biancolino, l’allenatore dei lupi.
Le dichiarazioni di Biancolino
Sulla settimana: “Abbiamo vissuto una buona settimana, lavorando con intensità. Avere un giorno in più ci ha permesso di sistemare alcuni aspetti che nell’ultimo periodo non hanno funzionato al meglio. Affrontiamo una squadra di valore, reduce da tre vittorie e una sconfitta, che però in casa sta faticando un po’. Ma questo non significa che sarà una partita semplice: sulla carta parliamo di un gruppo importante, che punta a un percorso diverso dal nostro”.
Sugli aspetti da migliorare: “Si cresce con lavoro, concentrazione ed equilibrio. Abbiamo iniziato questo percorso a luglio, ma sappiamo che basta mollare un attimo per essere puniti. Dobbiamo evitarlo. Con impegno e buona volontà da parte di tutti possiamo migliorare ed eliminare ciò che non ci fa bene”.
Sull’attacco: “Patierno è rientrato, ma non è ancora nelle condizioni di sostenere determinati allenamenti: va gestito giorno dopo giorno. Non deve affrettare i tempi, perché abbiamo bisogno di lui. Completa un reparto già forte, che con il suo apporto diventa ancora più competitivo. Però i tempi non si risolvono in fretta. Me lo auguro, perché è un ragazzo importante, la sua presenza dà morale al gruppo, ma bisogna attendere il percorso che indicheranno i dottori. Tutino? Sta bene, ma non è ancora al cento per cento, quello che tutti conosciamo. Sta migliorando giorno dopo giorno”.
Sul centrocampo: “È un reparto con più soluzioni, anche se nell’ultimo periodo avevamo bisogno di trovare maggiore equilibrio. Come ripeto sempre, chi scende in campo dà il massimo e chi resta fuori mi mette comunque in difficoltà nelle scelte. Ed è quello che voglio”. Su Besaggio: “L’ho visto bene, come tutta la squadra”.
Sulla difesa: “Stiamo cambiando un po’ per cercare più equilibrio: siamo partiti a quattro, poi a tre e ora di nuovo a quattro. Le caratteristiche variano anche in base all’avversario. È un reparto in cui vogliamo crescere, ma stiamo facendo fatica perché alla minima distrazione subiamo gol, e in Serie B non possiamo permettercelo. Chiedo a tutta la squadra di dare il massimo e di continuare a lavorare con attenzione”.
Sulle scelte: “Le faccio in base a ciò che vedo in settimana, come ho sempre detto. L’importante è che questi ragazzi che non giocano o non vengono convocati hanno lo stesso obiettivo di tutta la squadra. Rigione? Si sta continuando ad allenare, non sta ancora al cento per cento dato che viene da un lungo periodo di terapie, ma è un giocatore importante. Posso contare su di lui”.
Su Iannarilli: “Non è convocato, ha avuto un problema alla spalla in settimana che si portà già dietro da un po’ di tempo. Out anche Pane, c’è Marson. Daffara? Il calcio è cos’. Quando giochi non ti vogliono, quando sei fuoi ti cercano”. Proseguendo: “Cosa ho detto a Palmiero? Lo bacchetto tanto. Il ruolo ti permette di essere al centro del progetto. Tocca tantissimi palloni, fa delle giocate decisive. Poi, qualche cartellino in meno gli fa pure bene (ride, ndr)”.
Il consiglio agli attaccanti: “Vogliono migliorare, questo mi fa ben sperare. Bisogna lavorare tanto, ultimamente stiamo sbagliando troppo, siamo la peggior difesa dopo il Pescara, ma siamo il terzo miglior attacco. Mi fa rabbia, perchè con un pizzico di attenzione in più si potevano avere diversi punti in più. Abbiamo calciatori davanti che possono fare gol in qualsiasi momento, ma devono sacrificarsi anche in fase difensiva”.
Sui tifosi: “Mi hanno visto crescere, ho fatto tante battaglie. Sembra che quando parlo di loro sono di parte, ma veramente sono l’arma in più di questa squadra, di questa città. Fanno sentire la propria passione per questa maglia e io, conoscendoli mi aspetto sempre di più. Stanno facendo tanto, ma li conosco bene. La maglia è della gente, di questa città. Dobbiamo dare il massimo per loro, per la società, per tutti. Piace vedere lo striscione che è in Curva Sud che non è stato più tolto. Quando siamo uniti possiamo andare sotto di un gol o due, ma questa piazza non muore mai. Questo popolo ti dà forza”.






