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FOCUS MONDIALE – Sorprese Giappone e Senegal. La Russia mummifica l’Egitto

L’ultimo girone è tra quelli più equilibrati. Senegal e Giappone sembrano le vittime sacrificali, ma non fidatevi troppo. Pronti, via, l’esordio mondiale di Carlos Sanchez dura solo 3′. Fallo di mano nettissimo, la VAR può solo accompagnare. Dal dischetto Kagawa non sbaglia. La Colombia è costretta a concedere qualcosa, non cambia, infatti Inui smorza dopo pochi minuti un destro che implicava solo di mandare il pallone dietro Ospina. Pekerman capisce di non poter continuare così, sostituisce Cuadrado con Barrios per dare compattezza al centrocampo. Falcao trova un calcio di punizione letteralmente dal nulla e Quintero con un sinistro lento ma preciso sotto la barriera riporta l’ago della bilancia sull’equilibrio.

Nel secondo tempo entra anche James, ma il Giappone fa forza sulla superiorità numerica e al 72′ Osako su un corner riporta i tre punti verso Levante. Cafeteros costretti al tutto per tutto, anche con Bacca che però al 78′ dopo un tiro di Rodriguez non riesce a ribadire in porta. Negli ultimi minuti il forcing degli Amarillos appare fin troppo timido e poco lucido, consegnando così i tre punti ai nipponici.

Lewandowski contro Sanè. Ma anche Zielinski e Milik contro Koulibaly, con beneplacito di mister Ancelotti. Keità, Szczesny, Niang, Glik. Tanta Serie A tra ex e quant’altro. In mancanza della nostra nazionale, ci consoliamo con questo. Alla Spartak Arena di Mosca, Polonia-Senegal non è la partita dell’anno, ma certamente può offrire spettacolo. Il Senegal manca al mondiale dal 2002, quello nippocoreano, nel quale riuscì addirittura ad arrivare ai quarti. Dopo 37′ di vero e proprio studio, il Senegal passa in vantaggio con un tiro di Gueye da fuori deviato da Thiago Cionek. Seconda frazione che si apre con una gran punizione di Lewandowski che però l’estremo difensore africano respinge al 50′. All’improvviso al 60′ errore clamoroso della Polonia: retropassaggio sbagliato, Szczesny sta a guardare, Niang lo scavalca e a porta vuota insacca.

Aria di derby della Mole nell’area di rigore polacca. Al 69′ Pisczeck mette in mezzo un pallone sul primo palo sul quale si fionda Milik. L’attaccante azzurro per pochi centimetri non riesce ad accorciare il risultato. Minuto 86′ punizione dai 40 metri, la Polonia disperatamente si getta in avanti e Krychowiack dimezza le distanze impattando di testa indirizzando la palla nell’angolino. Gli ultimi minuti sono da copione: assalto di chi rincorre, catenaccio di chi è in vantaggio, sperando in qualche contropiede. Ma ogni speranza polacca si infrange di fronte alla solidità tattica dei Leoni.

Altra favorita che fallisce l’esordio.

Alle 20, a San Pietroburgo già è tempo di seconda giornata. Ad affrontarsi due facce opposte di quanto hanno raccolto alla prima: la Russia galvanizzata dalla cinquina ai sauditi e l’Egitto penalizzato e sconfitto da un gol allo scadere di Gimenez. Al 14′ sono proprio i faraoni i primi a provarci con un tiro a giro di Trezeguet. Al 41′ Salah si gira dopo aver stoppato un cross sulla sinistra e con il suo piede non riesce a buttarla dentro di un nonnulla. Dopo i primi 45′ a giocare meglio è stata la Russia, ma le migliori occasioni sono capitate ai Faraoni. 0-0 e tutti negli spogliatoi. Neanche il tempo di rientrare che la Russia passa in vantaggio con un’autorete goffa, di ginocchio, di Fathi, al quarantaseisimo. Poco dopo, al 55′ Salah indisturbato spreca davanti alla porta facendosi raggiungere da Fernandes. Ed è proprio il terzino al 60′ a spingere sulla fascia destra mettendo una palla al bacio per il rimorchio di Cherischev che si ripete dopo la doppietta dell’andata. Egitto completamente in bambola: dopo solo un minuto è Dzyuba a chiudere il match: spiovente dalla difesa, stop di petto da attaccante consumato e palla alle spalle del portiere egiziano. Ma gli uomini di Cuper non si arrendono del tutto e al 66′ Salah cerca di riaprirla offrendo a Trezeguet un morbido pallone sulla linea dell’area di rigore, che però viene fin troppo angolato. Al 72′ la VAR risolve un altro episodio dubbio. Salah viene strattonato, l’arbitro concede la punizione ma viene subito corretto dagli uomini diretti in cabina da Rizzoli. Lo stesso fenomeno del Liverpool si incarica alla battuta ed accorcia le distanze. Alla fine termina così, tre ad uno per gli unici padroni di casa, quasi agli ottavi. Egitto invece, a meno che non accadano miracoli, ha già prenotati i biglietti direzione Il Cairo.

di Vincenzo Boniello

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