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È la gara degli ex. Per la Sidigas Avellino sfida verità a Cremona

12Tra vicende extracestistiche relative al mancato superamento dei controlli effettuati dalla Comtec nello scorso mese di febbraio e l’arrivo di una nuova sponsorizzazione siglata con Maurizio Marinella, prestigioso marchio nella produzione di cravatte, la Sidigas Avellino si appresta ad affrontare la prima di due trasferte che potranno dire tanto sul futuro di una stagione al cui traguardo finale restano solo otto gare. Sul cammino di Spinelli e compagni il primo ostacolo da superare è la Vanoli Cremona, una sfida dai temi molteplici. In primo luogo la Scandone incontrerà coach Cesare Pancotto, l’uomo che l’anno scorso l’ha risollevata dalle sabbie mobili della classifica fino a sfiorare l’approdo ai playoff. L’ unico obiettivo su cui sono riposte adesso tutte le attenzioni dei biancoverdi che al PalaRadi cercheranno di conquistare, per la prima volta nella storia, una vittoria su un parquet da sempre indigesto (quattro precedenti ed altrettante sconfitte). Una missione difficile per gli uomini di Vitucci che duelleranno contro un avversario in parte mutato nel roster rispetto al match del 1 dicembre: via Ernest Kalve ed Uros Tripkovic che hanno lasciato il posto a Zavackas e Kyle Johnson.  Ad allenare i lombardi, protagonisti quella sera di un misero 2/22 da tre punti, c’era Luigi Gresta. A distanza di tre mesi le percentuali nel tiro da fuori non sono di certo implementate per la formazione cremonese (31,7°). A correre in aiuto sono le statistiche da due punti (51,7 %), vero punto di forza per il club del presidente Aldo Vanoli alla ricerca di un successo che possa interrompere il ciclo di due stop arrivati negli ultimi due turni che hanno fatto ripiombare il club di piazzale Lanzini al terzultimo posto, dopo aver inanellato nel mese di gennaio ben quattro risultati utili di fila. Il ko nella Capitale è stato mal digerito da qualche tifoso che in settimana ha contestato a Pancotto la scelta di schierare nei decisivi minuti dell’incontro il più esperto ma meno incisivo Brian Chase al posto di un positivo e sorprendente Gianluca Marchetti (7 punti e 6 assist). La freschezza atletica e la carica emotiva del gioiellino classe ’93 Cremona potrebbe impiegarla sia per conceder fiato ad un Woodside non al 100% della forma sia per infastidire e rallentare la manovra di Lakovic e Spinelli, due atleti che il tecnico di Porto San Giorgio ben conosce. Sotto le plance i padroni di casa sembrano esser meno irresistibili con l’incostante Curtis Kelly ed il croato Sime Spralja al cospetto dei vari Ivanov e  Will Thomas. La saggezza e la conoscenza della pallacanestro del trainer marchigiano obbligheranno giocoforza Cremona a proiettare i propri piani offensivi sull’estro e la fisicità delle sue guardie: Jason Rich e Jarrius Jackson.  I due statunitensi nella partita dell’andata si divisero la scena col primo che realizzò 18 dei 32 punti iscritti a referto dalla Vanoli nel primo tempo mentre il secondo mandò fuori giri la difesa avellinese con i suoi 1vs1 e le scorribande nell’area colorata avversaria. Prevedibili o meno le mosse sullo scacchiere, la Sidigas Avellino dovrà ritrovare quello spirito sagace che le ha permesso di conquistare sei punti contro Pistoia, Roma e Varese. L’auspicio di società, squadra e tifosi è un ritorno alla vittoria che possa contenere anche lo zampino di Je’kel Foster che farà ritorno nel palazzetto che l’ha visto protagonista nella stagione 2009-2010. Un motivo più per incrociare le dita e render merito alle parole dello stesso Vitucci: «È un giocatore di buon livello che non riesce più a far canestro e si trova spesso spaesato in mezzo al campo».

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