
«Non mi fido di Avellino, perché è una squadra di talento, con un organico di qualità e un playmaker “capobranco” come Lakovic, che guida tutte le situazioni offensive, sia per creare che per finalizzare». Luca Dalmonte mette in guardia la sua squadra dalle ambizioni di vittoria della Sidigas, a suoi dire, completa e pericolosa in ogni reparto: «La Scandone ha degli esterni estremamente produttivi nella loro perimetralità, capaci, come Hayes, di giocare spalle a canestro, di tirare sugli scarichi e di giocare in uscita dai blocchi. Inoltre ci sono due lunghi polivalenti, uno più interno come Thomas, mentre Ivanov è più perimetrale ma molto attivo, che a livello di statistiche formano il cuore offensivo della squadra. Non mi fido di Avellino perché può produrre una pallacanestro offensiva di qualità e a livello difensivo può creare problemi agli avversari». Il tecnico dei capitolini individua nel pick and roll dei biancoverdi il punto centrale dove dovrà focalizzarsi la difesa capitolina: «Sarà una gara difficile da disputare. Dovremo essere capaci di creare delle problematiche con la nostra energia difensiva, contenere Lakovic in pick and roll e gli specialisti da tre punti. La nostra missione sarà tenere gli uno contro uno e cercare, di squadra, di limitare Ivanov e Thomas». L’Acea giunge a quest’appuntamento reduce da una settimana piuttosto travagliata con l’infortunio del regista Taylor: «La nostra settimana non è stata sicuramente tra le migliori. La problematica di Jordan Taylor è sotto gli occhi di tutti ma dovremo essere capaci di superarla tutti insieme. Ognuno dovrà mettere un qualcosa in più, fermo restando che il sistema e l’identità dovranno essere la nostra guida per giocare una partita di organizzazione e di grande fermezza».
D.B.






