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Mondiali 2018 – Uruguay primo, brivido Iran: Spagna e Portogallo ad un passo dalla debacle

Tre vittorie su tre: l’Uruguay di Tabarez supera la fase a gironi di Russia 2018 a punteggio pieno e senza aver subito gol, schiacciando i padroni di casa che comunque si erano già guadagnati l’accesso agli ottavi. La Celeste centra uno storico primato del girone che evita l’incrocio con le Furie Rosse: i risultati del gruppo B danno un verdetto meno amaro a Tabarez, che se la vedrà con il Portogallo di Cristiano Ronaldo, reduce da una prestazione davvero poco convincente contro l’Iran. Alla Samara Arena il risultato cambia dopo 10’ da un calcio piazzato sfruttato al meglio da Suarez: la sua battuta dal limite dell’area è angolata e imprendibile per Akinfeev. Il portiere russo, tredici minuti più tardi, non può nulla sulla deviazione di Cheryshev che sporca il tiro di Laxalt. È il 2-0. La doppia ammonizione di Smolnikov lascia i russi in dieci uomini dal 36′ e Cherchesov riesce a mantenere invariato il passivo fino al 90′. È proprio allo scadere che arriva il tris, firmato Cavani, in cerca della gioia personale che non era ancora arrivata in questo Mondiale. Adesso la Celeste se la vedrà a Sochi il 30 giugno contro il Portogallo, mentre la Russia sarà impegnata a Mosca il 1° luglio contro la Spagna.
L’Egitto saluta il Mondiale dei rimpianti con una sconfitta: la squadra di Cuper non riesce a trovare la prima vittoria nel torneo con l’Arabia Saudita. Finisce 2-1 per la squadra di Pizzi che ottiene i primi 3 punti del suo Mondiale con una rimonta ottenuta in pieno recupero. E pensare che per l’Egitto la gara era partita bene un Salah ritrovato, aveva trovato il gol del vantaggio con un gran pallonetto a metà primo tempo. Altri segnali positivi per la squadra di Cuper erano arrivati da El Hadary che, a 45 anni e 161 giorni, riesce a parare uno dei due rigori concessi alla formazione di Pizzi, diventando il portiere più anziano a parare un rigore al Mondiale. L’Egitto saluta la Coppa del Mondo con il rammarico di non aver puntato proprio su Salah nella partita d’esordio: una scelta, quella di Cuper, che con il senno di poi, si è rivelata sbagliata: il giocatore del Liverpool avrebbe forse meritato di giocare uno spezzone contro l’Uruguay nella prima partita del girone. L’Arabia Saudita saluta nel migliore dei modi il torneo piazzandosi al terzo posto grazie al gol di Al Dawasari allo scadere.
Ottimo l’avvio del Portogallo che detta il gioco e scende in campo con lo spirito giusto. All’8′, la prima occasione importante del match con Joao Mario che spara alto da ottima posizione. Quattro minuti dopo, il Portogallo reclama un calcio di rigore: Beiranvand sbaglia su un tiro di Ronaldo, poi Rezaeian tocca la palla con la mano, ma l’arbitro lascia proseguire. Al 45′ si sblocca il match. Trivela di Quaresma che, dopo aver scambiato con Adrien Silva, supera il portiere avversario con una splendida conclusione da dentro l’area: il Portogallo è in vantaggio 1-0. Dopo l’intervallo, il protagonista è CR7. Al 49′, infatti, Cristiano Ronaldo, chiuso tra quattro avversari, cade a terra, check del Var e calcio di rigore: dal dischetto, però, il talento portoghese non sorprende Beiranvand. Prima Messi, poi Ronaldo: è il Mondiale della caduta degli dei. Ma non è tutto, le emozioni tra Iran e Portogallo proseguono fino alla fine. I portoghesi soffrono (con CR7 che rischia l’espulsione per una gomitata, ma poi rimedia solo un giallo), gli iraniani provano fino all’ultimo a ribaltare il match. E proprio al 93′ l’Iran trova il gol del pareggio. Sempre dal dischetto – dopo un fallo di mano di Cedric – e con la firma di Ansarifard. Subito dopo, occasionissima per Taremi che colpisce la rete esterna della porta portoghese. A Saransk, i portoghesi, con molta fatica, volano agli ottavi da secondi del girone. Affronteranno l’Uruguay.
La Spagna, va sotto, pareggia, va di nuovo sotto e pareggia ancora. Alla fine si ritrova al primo posto del Gruppo B, senza neanche aver capito come. Un po’ come quando si scende da una giostra. Gli uomini di Hierro vengono premiati dal maggior numero di gol segnati: uno in più rispetto al Portogallo che si fa beffare allo scadere dall’Iran e regala alle furie rosse il primo posto nel girone. Agli ottavi, Ramos e compagni affronteranno i padroni di casa della Russia. Partita subito in salita per la Spagna: gioco intermittente, amenesie difensive e un Marocco che non ci sta a far da comparsa, permette alla formazione di Renard di portarsi subito avanti con Boutaib. L’attaccante marocchino approfitta di un black-out di Sergio Ramos che si addormenta sul pallone e spalanca un’autostrada alla punta del Malatyaspor, libero di involarsi verso la porta di De Gea per il gol che vale l’1-0. Un gol che porta all’inferno la Spagna per almeno cinque minuti, almeno fino a quando Iniesta va sulla sinistra e serve a Isco l’assist per il gol del pareggio. Prima dell’intervallo si rientra negli spogliatoi con Diego Costa che, pescato ancora da Iniesta, non arriva sul pallone. Dopo un avvio altalenante, la ripresa regala ancor più adrenalina alla squadra di Hierro: dall’altra parte il Portogallo vince, serve un gol per scavalcare in classifica Cristiano Ronaldo e andare agli ottavi da prima del girone. Isco ci prova di testa ma Saiss gli nega la doppietta proprio sulla linea di porta, la squadra di Hierro sembra essere con la testa altrove e continua il saliscendi di emozioni. Gli spagnoli tirano un sospiro di sollievo quando Amrabat fa partire un missile terra-aria che si stampa sull’incrocio dei pali. Il pericolo pare passato, la Spagna sembra accontentarsi del secondo posto, mentre Ronaldo sbaglia il rigore contro l’Iran: ma forse proprio distratta dalle voci sul clamoroso errore dal dischetto del Pallone d’Oro, la Spagna si fa beffare su un calcio d’angolo: il neoentrato En Nesyri viene lasciato solo e svetta di testa per il gol del 2-1. Ricomincia la discesa ripidissima della serata spagnola: adesso un gol servirebbe più per la tranquillità che per il primo posto. Niente più tiki-taka, c’è bisogno di un colpo d’astuzia per risalire ancora dall’abisso, anche se la classifica sorride ancora. Al 91′ la Spagna batte quasi in movimento un corner: palla corta per Carvajal che pesca il subentrate Iago Aspas in mezzo all’area di rigore, il colpo di tacco dell’attaccante del Celta Vigo sembra regolare, ma l’arbitro l’annulla. Ancora una discesa. Ma c’è il Var: gol convalidato, 2-2. Risalita rapidissima: nel frattempo, il Portogallo subisce il gol del pari, e all’improvviso, la Spagna si ritrova in vetta al Gruppo B. Frastornata, ma felice. Come quando si scende dalle montagne russe.
Di Vincenzo Boniello

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