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Sidigas, vincere per allontanare malumori e fastidi

Due sconfitte, tre vittorie, due sconfitte: il ruolino di marcia della Scandone in queste prime sette giornate rispecchia appieno le difficoltà di una squadra che sta cercando di salire al massimo dei giri nella maniera più veloce possibile. Se a tutto questo si aggiunge una strada dissestata e piena di imprevisti (leggi calendario difficile con avversari di prima fascia) ecco che sprigionare tutto il proprio potenziale in maniera continuativa diventa impresa ardua. Adesso però la strada diventa piatta e le possibilità per iniziare (di nuovo) a correre ci sono tutte, a cominciare da domenica quando al PalaDelMauro, dopo tanto tempo, ci sarà una sfida del tutto inedita, contro l’Aquila Trento. La neopromossa, alla prima esperienza in serie A, sta disputando un campionato di tutto rispetto, come dimostrano gli 8 punti in classifica. Nell’ultimo turno, in una partita già consegnata agli almanacchi, ha battuto Cremona dopo 3 supplementari: una di quelle partite che abbatte gli sconfitti, ma esalta i vincitori, creando entusiasmo e rafforzando la consapevolezza dei propri mezzi. Esattamente quello di cui l’Energia Dolomiti non avrebbe bisogno, vista la leggerezza con la quale sta affrontando questa sua, prima, storica apparizione in massima serie. Fino ad ora, in alcuni momenti, hanno pagato in esperienza (sono praticamente tutti al primo, vero, campionato in massima serie, allenatore compreso), ma la qualità del roster è dimostrata dai risultati, dalle ottime partite fin qui disputate e, last but nont least, dalle statistiche (“gonfiate” dall’ultima partita). In tutto il campionato, infatti, nessuno prende più rimbalzi dell’Aquila, che è anche la quarta squadra per punti realizzati (oltre 82 per partita) e la quinta per palle recuperate. Il gruppo è costruito sugli italiani (l’ala forte Pascolo su tutti) che, insieme a coach Buscaglia hanno conquistato, sul campo, la serie A nella passata stagione, cui sono stati affiancati cinque Usa di buon livello e intraprendenza. Il playmaker titolare è l’italianizzato Toto Forray, utilizzato circa 25 minuti, mentre in guardia parte Keaton Grant. Il pericolo pubblico numero uno è Tony Mitchell, ala fisica e talentuosa: con i suoi 20.7 punti di media è terzo nella classifica marcatori della Lega, cui aggiunge anche 5 rimbalzi, 3 assist e oltre 6 falli subiti che non sempre converte in liberi realizzati. Sotto le plance il 24enne Davide Pascolo (nel giro della nazionale di Pianigiani) non sembra soffrire il salto in massima serie visti i 13 punti e gli oltre 8 rimbalzi di media, mentre il centro Josh Owens garantisce sostanza e presenza nei pressi del ferro (15 punti e 7 rimbalzi ad allacciata di scarpa). Il sesto uomo è la guardia Jamarr Sanders, giocatore completo che tende a finire le partite in campo e ottimo difensore che in 26 minuti di impiego produce 10.4 punti e 2.4 assist, mentre in cabina di regia Marco Spanghero, buon tiratore da oltre l’arco, e il classe ‘96 Diego Flaccadori si dividono i minuti restanti. Infine Filippo Baldi Rossi e l’ultimo Usa Isaiah Armwood cambiano e si alternano sia come numero “4” che “5”. Se lunedì i lupi hanno giocato leggeri al PalaSerradimigni, adesso sanno che la pressione è tutta per loro. Coach Vitucci (a proposito, grazie per le parole bellissime rilasciate in settimana, a dimostrazione di un legame davvero profondo che lo lega alla nostra terra) non ha mai negato le ambizioni della sua squadra ed è perfettamente consapevole che perdere domani potrebbe far rinascere tutta una serie di malumori e fastidi di cui, francamente, non se ne sente il bisogno. Non esiste altro risultato se non la vittoria: per il coach l’idea è ben chiara così come deve esserlo per capitan Cavaliero e compagni.

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