Vitucci: « Grande prova di squadra. Le Final Eight sono ancora raggiungibili»

«Due ingenuità ci hanno condannato» – Questa l’analisi  della sconfitta secondo Piero Bucchi, coach dell’Enel Brindisi che prosegue: «I due episodi ci hanno condannato ma in caso contrario non avremmo rubato nulla. Era prevedibile un ritorno in partita della Sidigas. Demerito nostro se non siamo riusciti a segnare nell’ultima azione». Il tecnico dei pugliesi evidenzia il dato dei rimbalzi offensivi concessi: «Abbiamo sofferto tanto nonostante sapessimo di tale differenza. Malgrado tante buone difese, siamo andati sotto nella lotta  a rimbalzo, venendo condannati». Sul tanto discusso arbitraggio vistosi al Delmauro: «Sicuramente è stato più in favore di Avellino che a favor nostro. Mi si può obiettare che nel primo tempo i fischi sono stati contro la Sidigas ma in molti casi erano giustificati. Bucchi elogia il potenziale degli avversari: «La Scandone ha un potenziale per competere per i primi quattro posti ed accedere nei playoff».

Frank Vitucci festeggia il successo con un gran sorriso all’arrivo in sala stampa: «Commento con soddisfazione  una vittoria estremamente importante anche per il tipo di partita che si stava delineando. Devo fare un plauso ai miei giocatori anche quando eravamo sotto di dieci lunghezze non riuscivamo mai a recuperare. Bastava poco per mollar tutto ma questa volta la reazione non è stata soltanto emozionale ma anche di carattere e soprattutto di voglia, di provare a vincere». Il coach della Sidigas sottolinea un aspetto: «Per una volta l’ultimo quarto non ci ha condannato come in passato ma ci ha premiati. Almeno per una volta potrete scrivere bene di questa» scherza Vitucci coi giornalisti. «Abbiamo giocato una buona partita contro squadra trascinata in attacco da Dyson. La nostra prova è stato

davvero positiva ma adesso non vogliamo esaltarci. Ma – aggiunge il coach –  il risultato di oggi può indirizzarci sulla giusta strada, dando seguito all’ottimo percorso cominciato». In merito all’arbitraggio, pesantemente contestato dal pubblico, Vitucci preferisce non soffermarsi: «Ci sono state due partite sul parquet: una nel primo tempo ed un’altra nel secondo ma preferisco non commentare». La vittoria odierna tiene aperto il discorso Final Eight: «Ci mancano tre partite dure. È un obiettivo difficile ma non impossibile. Per ora preferisco concentrarmi sul trovare un’identità di squadra. Meglio consolidare quelli di buono che stiamo facendo. Partecipare alle Final Eight non sempre produce sempre ottime seconde parti di campionato». Non sono passate inosservate le scelte di non schierare Dragovic e Biligha: « Ho provato molto da Hayes da quattro che ha sbagliato qualche tiro di troppo e nella rotazione dei lunghi speravo tenesse più parto il campo. Dragovic non è separato in campo  – precisa Vitucci – ed oggi ho preferito lasciarli  in panchina a Dragovic e Biligha» L’allenatore biancoverde è soddisfatto della risposta psicologica dei suoi giocatori dopo l’exploit di Bologna: «Era importante vedere che effetto ci avrebbe fatto in casa la vittoria di Bologna. L’approccio è stato buono, migliore rispetto a Venezia e a Varese. Mi auguro che oggi dia fiducia e spinta per il futuro sia a livello di squadra che a livello individuale». Sull’impatto di Taquan Dean: «Molto bravo perché ha sempre il compito di difendere sul giocatore di perimetro più importante. Ha dato il suo buon contributo di energia ed in attacco è stato premiato. Al di là dei 19 punti è stato positivo sul piano della convinzione e nelle scelte al tiro». Protagonista, seppur gravato di quattro falli dopo pochi minuti, è stato Jaka Lakovic: «L’hanno messo sotto pressione  sia in attacco che in difesa. Non è a posto fisicamente coi problemi al tendine che lo stanno colpendo da diverso tempo. Avrebbe bisogno di allenarsi maggiormente. Peccato per il 4° fallo così presto ma va bene così».