Avellino – L’impero di Taccone è crollato: non lo ama più nessuno

A proposito di deferimenti e di pagine nere, è impossibile non citare la triste vicenda del settore giovanile biancoverde. In quel caso a pagare furono sia Taccone (inibizione per 6 mesi, poi ridotta) che il ds De Vito, all’epoca responsabile del vivaio e squalificato per 4 mesi. L’accusa fu quella di aver affidato la gestione a dirigenti non competenti e di aver violato da un punto di vista logistico le norme previste dalla “Carta dei Bambini”. Al di là dell’aspetto giudiziario, è anche la gestione sportiva a lasciare a desiderare. L’Avellino ha sempre sottovalutato il settore giovanile, considerato quasi come un peso piuttosto che come una risorsa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, l’impossibilità di attingere dal vivaio per la Prima Squadra pure.