SERIE B

Errori arbitrali: Cervellera, l’ultimo di una lunga serie

L’immagine parla da sola. Da qualsiasi angolazione la prendi, quel colpo di Castaldo in area di rigore e la successiva carambola dei difensori pontini, ha oltrepassato la linea. E quando Alhassan l’ha rimessa fuori era già dentro. Come riporta il fermo immagine di Sky si era al 28’ della ripresa con il Latina avanti di un gol.
Sarebbe stata un’altra partita? L’Avellino avrebbe potuto vincere visto che ormai stava spingendo come forsennati nella metà campo dei laziali? Nel calcio i se e i ma non esistono.
Ma esistono i regolamenti. E quelli vanno rispettati. Quella di Cervellera di Taranto è solo una delle ultime conduzioni aribtrali che non sono andate proprio giù all’Avellino. Che a prescindere continua a tenere una linea morbida nei confronti degli organi arbitrali ma testimonia come a volte una decisione può cambiare volto alla partita.
Non serve essere di parte ma se Caressa, dal commento della gara su Sky, ha definito scandalosa la decisione di non dare il rigore su Andrej Galabinov nel primo tempo sulla trattenuta netta e da dietro nel tentativo di concludere a rete allora il rischio di essere di parte si annulla.
Ma l’Avellino ha la necessità di essere per certi versi tutelata. Da quando cominciarono le lamentele che la società biancoverde era la squadra con più rigori in serie B, non ne è stato fischiato più uno. E non sono di certo mancate le occasioni di protesta. Quelle clamorose di Siena con l’arbitro Chiffi di Padova sono state per lunghi giorni sotto gli occhi di tutti. E lo stesso Cervellera a Pescara non è che era stato impeccabile.
L’Avellino non chiede favori ma di essere trattata, se è possibile, alla pari degli altri. Ma se poi le immagini televisive confermano poi cose che potrebbero essere evidenti anche ad occhio nudo allora c’è sicuramente qualcosa che non va. Sempre all’andata a Latina i biancoverdi protestarono per la conduzione di gara del signor Roca di Foggia. Avellino-Cesena finita 0-0 con Gavillucci di Latina è anche un brutto ricordo, Candussio di Cervignano del Friuli in Reggina-Avellino (finita 1-1) fece sfraceli.
Ecco, sono solo alcuni esempi di torti arbitrali subìti e non reclamati. perchè primo tra tutti, Massimo Rastelli, ha sempre cercato di tenere un profilo molto basso e pacato. Andando magari a trovare nei problemi di squadra e negli errori le spiegazioni per giustificare un pareggio o una sconfitta. Ma adesso bisognerà andare avanti. L’Avellino tra l’altro è la squadra più corretta della serie B con un solo rosso beccato in gara.
La mentalità resta quella giusta, forse. Ma qualche dichiarazione in più potrebbe forse servire a far capire, agli organi preposti, che non si può sempre sbagliare a sfavore dei lupi o almeno nelle decisioni dubbie come quella del gol non convalidato a Gigi Castaldo, i direttori di gara potrebbero anche propendere, solo qualche volta, a favore dei biancoverdi.
Fino ad ora non è mai successo. Fino ad ora l’Avellino ha meritato tutti i punti sul campo dimostrando di essere squadra operaia e sulla carta sempre inferiore agli avversari. Le difficoltà ci sono. Un punto in due gare nel girone di ritorno e davanti un ciclo terribile. Servirà la migliore squadra per continuare a restare saldi al terzo posto in classifica. Servirà il solito impegno. Come nel girone di andata.

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