SERIE B

L’Avellino doma l’Empoli capolista. Il successo (1-0) porta la firma di Galabinov

L’Avellino vola. Un leggiadro volo verso i quartieri alti della classifica. Battuto l’Empoli. Anzi. Scusate. Annichilito l’Empoli. Già. Perché stavolta non c’è molto da dire. Avellino superiore dal primo all’ultimo minuto. Toscani mai in partita, e pericolosi solo con due tiri da fuori. Avellino scatenato e continuamente all’attacco. Sempre attento in difesa. Annullati Tavano e Maccarone. Annullato l’Empoli. Prima sconfitta in campionato per gli uomini di Sarri.Senza dubbio alcuno l’Avellino più bello di questa stagione. Decisivo Galabinov su rigore. Risultato finale di 1-0 che proietta i lupi al quinto posto con 12 punti.

Rastelli deve ancora rinunciare a Togni e manda in panca Soncin, che lascia spazio al bulgaro Galabinov. Recupero in extremis di Pisacane. Solito 3-5-2. Terracciano ormai inamovibile tra i pali. Difesa con il redivivo Pisacane, Izzo e Fabbro. Centrocampo affidato al trio Schiavon, Arini, D’Angelo. Ad agire sugli esterni Bittante e Zappacosta. In attacco Castaldo-Galabinov.

Sarri si affida al 4-3-1-2. Bassi in porta. Laurini, Tonelli, Rugani e Hysaj i quattro difensori. Valdifiori, Signorelli, Croce a comporre il centrocampo. Verdi trequartista dietro le due temibili punte Tavano-Maccarone.

Serata fresca e molto nuvolosa, ma sostanzialmente asciutta dopo le forti piogge di stamane. Sugli spalti circa 9mila persone. Si gioca agli ordini del signor Luigi Nasca di Bari, coadiuvato dai guardalinee Peretti e Lo Cicero.

Si parte puntuali. L’Empoli prova subito a far valere il superiore tasso tecnico. Dopo due minuti ci prova Maccarone, ma il tiro è bloccato tranquillamente dal portiere irpino. Inizia la fase di studio. Avellino guardingo. Empoli che prova scambi stretti al limite dell’area. La retroguardia biancoverde non lascia passare nulla. I lupi prendono il controllo della gara e danno inizio lo spettacolo intorno al quarto d’ora. Zappacosta è di nuovo su livelli eccelsi. Da un suo cross Galabinov può incornare di testa. Mira non perfetta. Palla fuori. Passa un minuto. Ancora un cross di Zappacosta. Ancora Galabinov sul pallone. Batti e ribatti nel cuore dell’area. Pallone che sbatte sul gigante bulgaro e sta per carambolare in rete. Ma Bassi con un balzo felino evita che il pallone possa entrare, tenendo la palla ferma sulla linea di porta. C’è solo l’Avellino in campo. E’ un vero e proprio forcing. Al 19° e al 23° ci prova Schiavon.  La prima conclusione impegna severamente Bassi. La seconda si spegne a lato. Minuto 27. Stavolta Zappacosta si propone al tiro. Palla alta sopra il montante. Al 29° primo importante intervento di Terracciano. Il numero 22 biancoverde disinnesca una punizione dal limite di Maccarone. Al 34° l’episodio che cambia la partita. Fabbro lancia Galabinov in profondità. Il bulgaro è bravo a presentarsi (leggermente defilato sulla sinistra) tutto solo davanti a Bassi. Galabinov prende la mira. Sinistro violentissimo. Palla che si stampa sul palo e torna in gioco. Sul pallone si avventa Castaldo. Il bomber irpino si gira. La porta è semivuota. Ma un attimo prima di cogliere il pallone viene steso da Hysaj. Non ci sono dubbi. E’ rigore. E non solo. L’arbitro espelle il difensore toscano per il fallo su chiara occasione da goal. Sul pallone non ci va Castaldo. Ma Galabinov. Il panzer è freddo dal dischetto. Palla da una parte. Portiere dall’altra. Partenio in visibilio. Avellino in vantaggio. Empoli che va sotto e che resta anche in 10. Sarri corre ai ripari. Esce il trequartista Verdi. Entra Mario Rui a ridare equilibrio ai toscani. Il primo tempo si conclude senza scossoni dopo due minuti di recupero. Applausi a scena parte per l’Avellino. Lupi in vantaggio e in superiorità numerica. Partita in discesa.

Secondo tempo che si riapre senza cambi. I primi minuti passano senza pericoli per entrambe le squadre. All’8° minuto Castaldo sguscia in mezzo a due difensori e si propone al tiro.  Il suo destro è sporco e si spegne debolmente a lato. Al 13° Sarri prova a dare più peso all’attacco azzurro. Esce uno spento Tavano, entra l’ex Palermo Mchedlidze. La reazione dell’Empoli è tutta in una punizione completamente sbagliata di Maccarone. L’Avellino controlla senza problemi. Quest’Empoli è la copia sbiadita della squadra che ha raggiunto la vetta della classifica dopo 6 giornate. Al 28° Arini lancia Galabinov. Altro tiro violento di Galabinov dall’alto coefficiente di difficoltà. Da posizione molto defilata il rasoterra del bulgaro impegna Bassi costretto al doppio intervento per bloccare la sfera. Un minuto dopo ultimo cambio per l’Empoli. Fuori Maccarone, beccato dai fischi del Partenio. Dentro Pucciarelli. Risponde l’Avellino con l’inserimento di Soncin per Castaldo. Lupi che continuano a far la gara. I biancoverdi non arretrano il baricentro e tengono l’Empoli nella loro metà campo. Al 39° spazio a Massimo per un esausto D’Angelo. Scadono i secondi 45 minuti. Il quarto uomo segnala 3 minuti di recupero. Ultimo brivido proprio nel primo minuto di recupero. Pucciarelli dal limite dell’area scaglia un violento sinistro. Terracciano vola e salva i lupi da un immeritato pareggio. C’è solo il tempo di un’ultima sostituzione con Peccarisi che prende il posto di Pisacane. Il resto è formalità. Triplice fischio. di Nasca. I 9mila del Partenio festeggiano. A congedare calciatori e tifoseria ci pensa uno scroscio di pioggia, che benedice ancora una volta la ritrovata “Legge del Partenio”.

Avellino padrone del gioco per 90 minuti. Empoli lezioso e apparentemente poco motivato. La sconfitta dei toscani è inappellabile. Grandissima prova di Fabbro e dell’intero reparto difensivo. Il centrocampo è stato solido e compatto ed ha anche giocato bene a calcio. Zappacosta è stato per larghi tratti devastante con le sue sgroppate. Solita prova di alta qualità di Castaldo.  Prova convincente condita anche da un goal per Galabinov. Tante belle giocate e perfetta intesa con i compagni di squadra. Il numero 16 biancoverde cresce di partita in partita. E comunque non è ancora al meglio della sua condizione. Sabato al Partenio arriva il Bari. L’entusiasmo è alle stelle. C’è bisogno di far più punti possibili per puntare ad una salvezza tranquilla.  L’obiettivo è alla portata. I lupi sono tornati per davvero.

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