Arriva l’ennesimo terremoto nel calcio italiano, nei mesi precedenti il Chievo Verona è stato interessato da una serie d’indagini, condotte dal giornalista Pippo Russo di calciomercato.com, riguardanti il giro di plusvalenze fittizie volte a gonfiare i bilanci della società veneta. Insieme al Chievo anche il Cesena rientra nella serie di controlli da parte della FIGC, il club emiliano avrebbe acquistato giocatori dal Chievo per un totale di 23 mln di euro nel giro di un quinquennio.
Oggi la Procura Federale della Figc inoltrerà al tribunale federale nazionale TFN, la richiesta di penalizzazioni per il Chievo Verona da applicare alla stagione appena conclusa che comporterebbe la retrocessione della squadra giallo-blu. Il 17 luglio è atteso il processo sulla questione, con Chievo e Cesena che tremano dinanzi la sentenza finale, decisione che potrebbe aggravare ulteriormente la posizione del Cesena calcio, squadra col oltre 73 mln di euro di debiti vicina al fallimento e alla non iscrizione all’attuale campionato di Serie B.
La Procura Federale della FIGC inoltre presenterà anche la proposta di penalizzazione anche per il Parma calcio, con annessa retrocessione dalla Serie A appena conquistata, per la vicenda dei messaggi scambiati tra Calaiò ed alcuni calciatori dello Spezia prima del match valido per la promozione in A dei ducali. Sul Parma grava l’accusa d’illecito sportivo “posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta, tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro, e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell’applicativo di messaggistica WhatsApp”.
Serie B – Plusvalenze tra Chievo e Cesena: quei 5 mln e quei ragazzi che tornano a Cesena
