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Serie B – Mediaset, Sky e Perform si contendono i diritti Tv. Oggi la data per il termine delle offerte

La trattativa per i diritti tv del campionato di Serie B è entrata nel vivo dopo qualche settimana di agonia dove nessun offerta concreta veniva messa sul tavolo della Lega. Ieri si sono tenute delle trattative private con ogni singola società televisiva interessata alla trasmissione del pacchetto calcio del campionato cadetto. Le società presenti, stando a delle indiscrezioni, corrisponderebbero a Mediaset, Sky e Perform che hanno incontrato i responsabili della Lega B per discutere, oltre delle singole offerte, del cambiamento di fascia oraria dei 472 match di serie B, ipotizzando un ritorno della Serie B alla domenica alle 15.00 in concomitanza delle tre gare di Serie A.

LA SERIE B VALE POCO, LA CHAMPIONSHIP INGLESE VALE 140 MLN DI DIRITTI TV

Infatti il nodo dirti tv del campionato di Serie B risiederebbe nel voler spostare i match delle 22 squadre dal sabato alla domenica, ritornando insomma ad una vecchia tradizione che vedeva il campionato cadetto scendere in campo in contemporanea con la Serie A, oramai spalmata in un lungo calendario “spezzatino” dove sono previste 8 fasce orarie: sabato un match alle 15, un altro alle 18 e il posticipo delle 20.30. Alla domenica si parte alle 12.30, il blocco delle 15 si riduce a tre gare. Si prosegue alle 18 e alle 20.30 per chiudere il lunedì sera.

 

LA SERIE A VENDE I PROPRI DIRITTI AUDIOVISIVI PER LA BELLEZZA DI 973 MLN DI EURO, LA SERIE B CERCA ACQUIRENTI PER IL PROPRIO PACCHETTO DA 60 MLN DI EURO.

Questo pomeriggio è attesa la comunicazione della data entro la quale bisogna presentare le offerte che poi verrano valutate nell’Assemblea della Lega Serie B, intanto le società televisive studiano delle offerte compatibili a quanto richiesto dai vertici del campionato cadetto, con Sky in prima fila che rischierebbe di monopolizzare tutto il calcio italiano ed internazionale fra le emittenti televisive lasciando a bocca asciutta Mediaset.

I diritti tv sono un piccolo tesoretto per le 22 società di Serie B, le quali si ritrovano a ripartire 20 mln di euro per anno, ai quali si somma il 6% proveniente dalla nuova mutualità del calcio. La cifra è di circa 60 milioni di euro da ridistribuire in base ai meriti; la riforma della legge Melandri ha predisposto l’utilizzo di questi fondi solo per scopi specifici, limitando le società di Serie B che finora erano abituate ad un entrata extra per stipendi e/o per ripianare il bilancio.

 

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