Avellino, Daffara verso la conferma: cosa cambia tra i pali rispetto a Iannarilli
Il confronto statistico tra i due portieri biancoverdi

Giovanni Daffara si prepara a vivere la sua seconda gara consecutiva da titolare. Dopo l’esordio positivo a Pescara, il giovane portiere classe 2004 dovrebbe essere confermato anche contro la Reggiana. Una scelta che, al di là del momento, apre una riflessione più ampia: cosa cambia tra i pali dell’Avellino con Daffara rispetto a Iannarilli?
Il confronto diretto (fonte dati: FbRef) tra i due va letto con cautela, perché il campione di partite è molto diverso: 9 presenze per Iannarilli, una sola per Daffara. Ma i numeri, anche in questo contesto, aiutano a cogliere alcune tendenze. Iannarilli ha subito 15 gol in 9 gare, con 26 parate e una percentuale di interventi riusciti del 65,9%. Il dato più critico è il Post-Shot Expected Goals +/-, che si attesta a -2.6: significa che ha incassato più reti di quelle che, statisticamente, ci si sarebbe aspettati in base alla qualità dei tiri subiti.
Daffara, all’esordio, ha subito un solo gol su 7 tiri, con 6 parate e un’efficacia dell’85,7%. Il suo PsXG +/- è positivo (+0.1), segno che ha fatto leggermente meglio delle attese. Un dato incoraggiante, anche se ovviamente limitato a una singola prestazione. Ma ciò che colpisce è l’interpretazione del ruolo: Daffara ha avuto una distanza media dalle linee di porta di 20 metri, contro i 9.1 di Iannarilli. Un portiere più “alto”, più pronto a leggere in anticipo le situazioni e a coprire la profondità.
Anche nella costruzione dal basso, le differenze appaiono evidenti. Daffara ha completato il 93,5% dei passaggi, mostrando sicurezza e precisione con i piedi. Iannarilli si ferma al 64,6%, un dato che riflette uno stile più diretto e meno coinvolto nella manovra. Con Daffara, quindi, l’Avellino può permettersi un’impostazione più pulita, con il portiere che diventa parte attiva nella circolazione del pallone.
Non si tratta di un giudizio definitivo, né di una bocciatura per Iannarilli, che resta un profilo esperto e assolutamente affidabile. Ma la prestazione di Daffara ha mostrato un’alternativa concreta, con caratteristiche diverse e potenzialmente più adatte a un certo tipo di calcio. Mister Biancolino, che ha già dimostrato di non avere timori nel lanciare i giovani, potrebbe aver trovato una nuova soluzione per dare equilibrio e solidità alla squadra.
Contro la Reggiana, Daffara avrà l’occasione di confermare le buone sensazioni dell’esordio. E magari, con il tempo, trasformare un’opportunità in qualcosa di più.




