La distanza media dei tiri è un indicatore utile per comprendere il tipo di costruzione offensiva di una squadra. Stando ai dati FbRef, l’Avellino ha mostrato una notevole variabilità in questo dato, segno di un attacco che si adatta al contesto e all’avversario.
Contro la Carrarese, il Monza e il Modena, i tiri sono arrivati da posizioni più ravvicinate (13.8, 14.6 e 16.6 metri), suggerendo una maggiore capacità di penetrazione e presenza in area. In queste gare, l’Avellino ha anche ottenuto un buon rapporto gol/tiri in porta.
Al contrario, contro Frosinone, Entella e Padova, la distanza media si è alzata (20.2, 19.0 e 20.9 metri), indicando una tendenza a concludere da fuori o a trovare meno spazi centrali. Il dato più recente, contro il Mantova (17.6), si colloca invece in una fascia intermedia.
Nel complesso, l’Avellino ha alternato fasi di attacco più diretto ad altre più imprecise o forzate. La distanza media dei tiri riflette questa flessibilità, ma anche la necessità di consolidare ulteriormente un’identità offensiva che sia sempre più stabile.