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Il peso dell’esperienza: dati e prospettive degli attaccanti seguiti dall’Avellino | Mercato

Il focus sui calciatori nel mirino dei lupi

Dopo l’infortunio di Andrea Favilli, l’Avellino è chiamato a una scelta delicata: trovare un centravanti che non sia solo tecnicamente compatibile, ma anche pronto a reggere il peso di una maglia ambiziosa in un campionato complesso come la Serie B. Tra i nomi sondati ci sono quelli di Alessandro Gabrielloni (Como, su cui è però in pole la Juve Stabia), Manuel De Luca (Cremonese) e Flavio Bianchi (svincolato, ex Brescia). Tre profili diversi, ma accomunati da un dato chiave: il vissuto nella categoria. E proprio l’esperienza in Serie B può diventare un fattore decisivo nella decisione dei lupi.

Il peso dell’esperienza: dati e prospettive degli attaccanti seguiti dall’Avellino | Mercato

Gabrielloni, classe 1994, ha disputato tre stagioni piene in Serie B con il Como, totalizzando 98 presenze e 17 gol. Il suo rendimento è stato costante: nella stagione 2023/24 ha segnato 9 reti in 37 partite, con una media di 0.41 xG e di 0.42 gol ogni 90 minuti. Non è un bomber da copertina, ma un attaccante solido, abituato a lavorare per la squadra e a reggere l’urto con le difese più fisiche del torneo. La sua esperienza si traduce in affidabilità, soprattutto nei momenti di difficoltà.

De Luca, più giovane di quattro anni (classe 1998), ha vissuto una stagione 2024/25 da protagonista con la Cremonese: 36 presenze, 8 gol e 2 assist, con una media di 0.46 xG e di 0.44 gol ogni 90 minuti. Il suo profilo è più verticale, più esplosivo. Ha già assaggiato anche la Serie A con Sampdoria e Cremonese e soprattutto ha dimostrato di poter incidere anche in contesti più competitivi. La sua esperienza, pur meno estesa di quella di Gabrielloni, è più variegata e lo rende un profilo potenzialmente più ambizioso.

Flavio Bianchi, classe 2000, è il più giovane dei tre. Nella stagione 2024/25 ha giocato 24 partite con il Brescia, segnando 4 gol, con una media di 0.34 xG ogni 90′. Il suo rendimento è stato buono in relazione al minutaggio, ma il suo status da svincolato lo rende al momento meno una garanzia rispetto agli altri due.

Alla luce di questi dati, la scelta dell’Avellino si gioca su un equilibrio tra esperienza e prospettiva. Gabrielloni offre solidità e continuità, De Luca garantisce impatto immediato e ambizione, Bianchi rappresenta una soluzione più facilmente raggiungibile e più futuribile. In un campionato come la Serie B, dove la pressione è costante e gli episodi fanno continuamente la differenza, il vissuto può pesare quanto il talento. E l’Avellino, oggi, ha bisogno di certezze: per questo motivo non potrà ignorare questo parametro nella scelta del nuovo numero 9.


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