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Giovani e gente affamata. Il nuovo Avellino nella scia dell’Italia di Mancini

Il parallelismo tra lupi e Nazionale

Dopo la grande delusione mondiale arrivata qualche mese fa a Palermo con la Macedonia, a cui si è aggiunto il brutto e meritato ko nella Finalissima con l’Argentina, Roberto Mancini ha deciso di dare un taglio netto al passato per avviare la sua nuova ricostruzione azzurra. Il tempo della riconoscenza è finito. Le imprese compiute restano salde nella memoria di tutti ma è ormai tempo di guardare avanti. Largo ai giovani, largo a gente affamata. Largo a chi considera l’azzurro non un lusso ma una conquista che impreziosisce e dà lustro alla carriera. Delusione, voglia di rivincita, giovani, gente affamata. I termini associati alla nostra Nazionale si sposano bene anche con l’attuale situazione dell’Avellino. La delusione dell’ultima annata fatica ancora ad essere assorbita, al tempo stesso la voglia di rivincita è grande. Per costruire quella rivincita si cambia strada anche in casa biancoverde. Basta curriculum di spessore o gente con la pancia piena, largo anche qui ai giovani e alla gente affamata che ha voglia di emergere. Gente pronta a riempire la maglia di sudore, pronta a regalare nuove emozioni al popolo dei lupi. L’Italia è ripartita, l’Avellino si appresta a farlo. Seguendo la stessa scia. Il tempo dirà se la strada intrapresa è quella giusta. I primi segnali di aria fresca promettono però davvero bene.

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