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Nessun voto, ma un unico giudizio: è l’Avellino più apatico della storia

La nostra amara riflessione

Toccato il fondo. L’Avellino cade anche ad Andria, dice praticamente addio alla possibilità dei playoff e va ad aggiornare la lista nera di numeri da record messi insieme in questa maledetta stagione. Sono 3 i ko consecutivi, 8 nelle ultime 11 gare, addirittura 16 totali in campionato. Numeri catastrofici, che descrivono perfettamente il senso di nausea che questa stagione ha trasmesso ai supporters biancoverdi, eppure non dicono tutto. Al di là dei numeri e della classifica, infatti, ciò che più ha fatto male – oggi come in tantissime altre occasioni, praticamente sempre – è la totale apatia della squadra: zero carattere, zero voglia, zero determinazione. Un grigiore che forse mai, e non crediamo di esagerare, si era vista nell’ultracentenaria storia biancoverde. Per chi ha fatto della fame e dell’orgoglio il proprio vanto, per chi sul proprio cuore porta un lupo, simbolo di una terra e di un modo d’essere, non può esserci sconfitta peggiore. È questo ciò che fa più male: aver perso il carattere, aver rinunciato alla propria identità, essersi abituati ad una mediocrità che no, questa gloriosa maglia non meriterebbe.

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