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Avellino-Venezia 1-1, le pagelle del match | Serie B
I voti ai calciatori schierati da Biancolino

Avellino-Venezia, le pagelle
- Daffara 8: tra primo e secondo tempo, compie 4 autentici miracoli tenendo in piedi i suoi anche nei momenti più delicati. Con +1.79 di xGot, certifica la sua titolarità tra i pali biancoverdi.
- Missori 6,5: non sempre efficiente in fase difensiva, si fa trovare pronto in quella di spinta, inserendosi perfettamente sul cross di Sounas e realizzando il suo primo gol tra i professionisti.
- Simic 6,5: autore di un monumentale salvataggio di testa nel primo tempo, regge nel difficile duello con Adorante.
- Enrici 6: pulito e preciso in impostazione, regge l’urto sia a 4 che a 3.
- Fontanarosa 6: puntato con continuità per tutta la gara, tiene botta vincendo il 60% dei duelli individuali.
- Kumi 5,5: perde un numero eccessivo di duelli, addirittura 10, non riuscendo a lasciare il segno dal punto di vista fisico sul match (90′ Gyabuaa s.v.).
- Palmiero 5,5: schiacciato sulla linea di difesa dal forcing del Venezia, fa fatica a offrire il solito contributo in termini di intercetto (59’ Cancellotti 6: soffre la vivacità di Compagnon, ma nel finale emerge con tutta la sua esperienza procurandosi qualche fallo utile a far respirare i suoi).
- Sounas 6,5: si accende creando la giocata dalla quale scaturisce il momentaneo vantaggio dei lupi. Moto perpetuo, rimane uno dei pilastri creativi della formazione di Biancolino (73’ Besaggio 6: porta sostanza a centrocampo).
- Palumbo 6: qualche lampo, qualche buona chiusura difensiva, ma anche una marcatura troppo morbida su Svoboda in occasione del pari ospite.
- Biasci 5,5: pochissimi palloni toccati, appena 11, prima di essere sostituito all’intervallo (46’ Russo 6: crea l’occasione più pericolosa impegnando Stankovic a 10’ dalla fine).
- Tutino 6: non propriamente incisivo, ci mette una pezza con determinazione e generosità (73’ Patierno 6: prova a tenere su la squadra nel finale).
- All. Biancolino 6: il suo lupo soffre tremendamente, senza mai trovare il “controllo” del match, ma la sua squadra ha il cuore e il carattere per strappare un punto. Non è una cosa di poco conto.






