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ESCLUSIVA – Money Gate, gli stralci delle intercettazioni – “Presidente allora a noi il punto ci serve, facciamo il pari?”

La conversazione agli atti è del 15.5.2013. Avviene negli uffici di Cosentino sotto controllo ambientale, dieci giorni dopo la vittoria promozione in serie B dei lupi a Catanzaro. E’ una chiacchierata tra il patron del Catanzaro e due personaggi al momento non identificati. Si tratta, secondo le indicazioni degli inquirenti, di gestori di un ristorante amici dello stesso presidente. Si discute anche della partita contro l’Avellino. E’, questa, la parte in cui indirettamente l’ex presidente del Catanzaro tira in ballo l’Avellino. Ma agli atti, nel fascicolo di oltre 300 pagine, redatto dalla Procura d Palmi, non ci sono altre conversazioni che alimentano dubbi su quella partita. Il che potrebbe essere un elemento a favore per la società biancoverde. Non compaiono, nè vengono mai citati direttamente, Taccone, De Vito, Iacovacci. Insomma, si parla di Presidenti (due ndr) ma mai nomi. Se, sono davvero solo questi, gli elementi in mano anche ai procuratori federali, non sarà difficile per l’Avellino difendersi per dichiararne la totale estraneità.

E per completezza di informazione, vi riportiamo gli stralci.

 

Personaggio 1Ma poi un’altra domanda. Che è successo con l’ultima partita in casa? Si che sono… erano… si vedevano uno spessore più alto

CosentinoFigli di puttana, sono venuti loro a trovarmi a me. Tutti e due i presidenti che noi siamo amici, sono due presidenti là… eeee. Presidente allora a noi il punto ci serve, facciamo il pari?

Personaggio 1 e Personaggio 2 ridono

Cosentino – E vabbè (incomprensibile), a noi il pareggio ci sta pure bene

Personaggio 1 – Pure per immagine, pure per una questione di correttezza

Cosentino – I ragazzi lo sapevano, io mi sono incazzato con i ragazzi perchè… se questi… quando questi hanno sentito che il … il Perugia vinceva 3-0, per noi il risultato non cambiava lo stesso perchè noi eravamo salvi, però la parola è parola, praticamente poi i ragazzi non (incomprensibile…) più niente e gli hanno dato la partita.

Entra qualcuno nella stanza

Cosentino – E poi nello spogliatoio ho fatto l’ira di Dio (incomprensibile)…

 

Stop, non c’è altro. Nulla di più. Una conversazione negli uffici della Gi.co tra Cosentino e due suoi amici. Sinceramente, con questi elementi, la Procura Federale, a meno che non abbia altre intercettazioni, difficilmente riuscirà a portare al deferimento diretto l’Avellino chiedendone, da regolamento, la retrocessione d’ufficio per tentata combine.. Quella partita, infatti, finì con la vittoria dei lupi e la promozione in B con un turno di anticipo.

 

 

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