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Sidigas Scandone – Difficile penalizzazione, Avellino verso sanzione amministrativa

Giornata cruciale per il futuro della Sidigas Scandone. Oggi Giuseppe Sampietro e Gianandrea De Cesare saranno ascoltati dalla procura federale Fip in merito all’autocertificazione prodotta dalla Sidigas in merito al pagamento degli stipendi e dei contributi necessari per effettuare il tesseramento di Patric Young. Nei giorni precedenti il caso Young ha tenuto banco fra gli addetti ai lavori, con il presidente del Brindisi Basket, Ferdinando Marino, scagliarsi contro la società biancoverde chiedendo penalizzazioni mai viste nel campionato italiano di basket. Un atteggiamento quello di Marino che non ha fatto altro che alimentare le polemiche, e che forse, in un altro sport come il calcio, avrebbe visto la procura federale intervenire per tali dichiarazioni come nel caso De Laurentis – Cairo

De Cesare ha provveduto al pagamento delle tasse e dei contributi relativi al bimestre settembre-ottobre il 21 dicembre, contrariamente all’autocertificazione che attestava il versamento dei contributi per gli stipendi di ottobre prevista per il 16 novembre. Qui c’è il punto cruciale, analizzando il regolamento della Lega Basket , al punto 4.2 troviamo “In caso di mancanza o incompletezza di tale dichiarazione, la Lega legittimamente rifiuta il tesseramento.” Come si denota dal testo in questione, il punto in questione, facente parte de la NORMATIVA SUI “PARAMETRI ECONOMICI E FINANZIARI, non specifica nessuna sanzione relativo alla casistica in questione.

Stando a quanto raccolto finora sarà difficile immagine che alla Sidigas possa esser contestata una frode sportiva punibile con una penalizzazione in punti come paventato nei giorni precedenti. Piuttosto è possibile che la Scandone veda tramutarsi il tutto in una sanzione amministrativa.

 

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