Se è un sogno non svegliateci: la Sidigas Scandone Avellino è pronta ad annunciare la firma di Norris Cole. La ciliegina sulla torta promessa dal d.s. Nicola Alberani è arrivata più dolce che mai. Quello che sembrava potesse essere un rumors utopistico, rilanciato dal quotidiano varesino della “Prealpina” poco meno di 10 giorni fa, è diventato realtà e la Sidigas è riuscita a piazzare un colpo straordinario non solo per se stessa, ma anche per la visibilità dell’intero movimento cestistico italiano.
Chi è Norris Cole?
Nasce a Dayton, nell’Ohio, il 13 ottobre 1988 e si forma nella vicina Università di Cleveland State dove trascorrere i 4 anni di formazione collegiale con statistiche che impennano di anno in anno. La prima stagione è quella 2007-2008 dove un giovanissimo Cole inizia la propria carriera con una media di 4.9 punti e 0.8 assist a partita in 14’ di impiego. È già dall’anno successivo che Cole inizia a mostrare tutto il suo enorme potenziale, infatti, i minuti sul parquet raddoppiano a 32 di media e i punti schizzano a 13,3 e gli assist a 2,4. Il terzo anno è ancora in crescendo: 16,3 punti e 4,4 assist. La definitiva consacrazione, però, avviene nell’ultimo anno di College (2010-2011) dove le medie di Cole sono stratosferiche: 21,7 punti e 5,3 assist in 35’ che gli valgono il titolo di “Player of the Year” e la chiamata dei Miami Heat.
Nella città della Florida, Norris si ritrova in squadra con i “Big Three” LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, dove vince, da comprimario ma comunque protagonista, gli anelli 2011-2012 e 2012-2013, perdendo solo nella finalissima contro i San Antonio Spurs quello 2013-2014. 3 stagioni e mezzo in maglia Heat di grandissime soddisfazioni per la neo point-guard biancoverde, vissute da play di riserva in grado con le sue accelerazioni in contropiede di spaccare le partite. Le medie totali di quegli anni sono state di tutto rispetto: 6,2 punti e 2,8 assist in 22’. Nel febbraio del 2015, Cole si trasferisce ai New Orleans Pelicans, dove ricopre un ruolo ancor più importante e con 9,9 punti e 3,2 assist di media guida la squadra della Louisiana ai play-off, persi ai quarti di conference contro i Golden State che poi si sono laureati campioni quell’anno. Anche la stagione successiva (2015-2016) Cole la disputa ai Pelicans dove aumenta la sua produzione a 10,6 punti e 3,7 assist di media. Nel 2016 il passaggio nel campionato cinese allo Shandong Golden State dove resta per solo 9 partite producendo 19,1 punti e 4,3 assist di media. Resta fermo qualche mese fino alla chiamata degli Oklahoma City Thunder nel marzo 2017, dove termina la stagione da terzo play alle spalle di Westbrook e Christon realizzando 3,3 punti e 1,1 assist di media in 13 partite.
Esattamente un anno fa, lo sbarco in Europa al Maccabi Tel Aviv. Qui Cole ha aiutato notevolmente il team israeliano per la conquista del campionato e della coppa nazionale, oltre ad essere un punto di riferimento anche nell’Euroleague dove in 28 partite ha messo a referto 12,6 punti e 3,8 assist di media.
E ora l’arrivo in Irpinia dove Cole dovrà dimostrare sul campo di essere davvero il più importante acquisto della storia biancoverde. Sicuramente il curriculum ad oggi dice questo: mai la Scandone nella sua gloriosa storia si è potuta fregiare di avere all’interno del suo roster un giocatore che ha giocato e vinto l’NBA da protagonista e soprattutto che ancora non ha compiuto 30 anni ed è quindi nel pieno della propria carriera.
Leadership, velocità, punti e assist nelle mani e soprattutto sangue freddo nei momenti che contano: sono queste le caratteristiche con le quali Cole si presenta in Irpinia, con la speranza di poter portare sempre più in alto i colori biancoverdi in Italia ed in Europa.
Comunque vada un doveroso ringraziamento va fatto ai due artefici di questa operazione che anche quest’anno cercheranno di far primeggiare Avellino nel basket e anche nel calcio: l’ing. De Cesare e Nicola Alberani. Cole is on fire??
di Massimiliano Zappella
