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Basket – Il digiuno in trasferta continua, la Sidigas regala gara 1 di Champions a Venezia

Getta letteralmente alle ortiche gara 1 degli ottavi di Champions League la Sidigas Avellino che al PalaTaliercio si arrende per 53-49 all’Umana Reyer Venezia. Ultima frazione da dimenticare per gli irpini che crollano sotto i colpi di Hagins e Peric dopo aver avuto anche quattordici punti di vantaggio. 11 i punti di Ragland e Randolph in casa biancoverde. Mercoledì 8 marzo al PaladelMauo il match di ritorno.

1°QUARTO – Avellino parte bene col canestro e fallo incassato da David Logan lanciato nello starting five insieme a Ragland, Thomas, Leunen e Fesenko. I lupi scappano in contropiede con Ragland che fissa il punteggi sul 4-0. E’ contratto l’arrivo dei padroni di casa (Peric, Haynes, Ortner, Filloy e Bramos). Fesenko e Thomas allungano sul 2-8 dopo quattro giri di lancette costringendo De Raffaele al timeout. Arriva la tripla dal palleggio  di Haynes che scuote gli animi veneziani ma Fesenko attira falli in sequenza oltre a firmare quattro puti consecutivi (7-12). Girandola di cambi in campo: per la Scandone si registrano gli ingressi di Greem, Randolph e Zerini mentre sul fronte posto trovano spazio Mcgee ed Ejim. La Reyer sbaglia delle buone conclusioni mentre i lupi attaccano il ferro, venendo premiati dalla fortuna. Ne nasce il massimo vantaggio (9-18) annullato dalla bomba di Filloy.

2°QUARTO – I padroni di casa si tengono a contatto con gli ospiti che conservano le sette lunghezze di vantaggio grazie ai tre tiri liberi realizzati da Ragland.  Sacripanti ordina la zona 3-2 per confondere le idee ad un impensierito De Raffaele. Ragland timbra ancora il cartellino col settimo punto di serata mentre Randolph va facile fino al ferro. Sale in cattedra Levi Randolph che dall’angolo non perdona la disattenzione difensiva degli orogranata, merito anche dell’0ttimo assist servito da Zerini (14-28). Perci si carica la squadra sulle spalle: l’energia dell’ala slava crea non qualche problema ai biancoverdi e tiene in piedi l’Umana sul piano psicologico. Gli ultimi due possessi della Sidigas sono due triple che non trovano il fondo della retina, confermando le difficoltà dalla lunga distanza (1/12 dopo 20′).

3°QUARTO – Hagins si fa subito largo contro Leunen spalle a canestro. Venezia parte con tutt’altro piglio: Ejim scalda la mano dalla lunga distanza con la tripla del – 5. L’ancora di salvataggio per la Sidigas è rappresentata da Fesenko, un vero rebus difensivo per gli orogranata. Haynes trova la seconda bomba della serata che riduce ulteriormente il gap.  E’ il primo vero momento di difficoltà per i lupi che devono subire la sfuriata avversaria fin quando Ragland non va fino al ferro a realizzare e prendersi il fallo di Ejim.  Sale di giri l’attacco irpino con Leunen che tramuta in sei punti due attacchi ma Venezia è dura a mollare con Peric e Mcgee (36-43 al 27′) anche se litiga col ferro dai 6.75 metri.  Da un errore offensivo di Logan nasce il contropiede di Ejim che completa il gioco da tre punti, riavvicinando i lagunari alla fine del terzo periodo.

4°QUARTO – E’ ancora Leunen a togliere le castagne dal fuoco col rinnovato + 7 sul tabellone. L’illusione durerà giusto un paio di minuti quando prima Bramos e poi Hagins annullano il gap riportando il match sul 47-47 (al 35′)dopo che la Scandone aveva costruito anche quattordici punti di margine. Lo stesso centro americano della Reyer sbaglia per due volte di fila il tap-in del possibile sorpasso. Sacripanti opta per il doppio regista (Ragland – Green) ma il canestro per la Sidigas è stregato. Hagins riesce poi a regalare il sorpasso alla sua squadra con un semigancio viziato dalla pigra difesa di Fesenko prima del 2/2 ai liberi di un mai domo Ragland. Il prendi e tira non risulta la mossa vincente per Viggiano e compagni che, al contrario, punge quando produce canestri frutto di una manovra ragionata. Finisce 53-49 con la ciliegina sulla torta di Bramos.

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