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Un torero nell’arena del Partenio-Lombardi: ecco chi è Raul Asencio Moraes

Un torero per Novellino. Raul José Asencio Moraes è il sesto tassello della campagna acquisti biancoverde. Classe ’98, prima punta, arriva in Irpinia con la voglia di farsi conoscere anche nel mondo dei professionisti dopo aver fatto parlare tanto (e bene) di sé per i recenti trascorsi nella Primavera del Genoa. Il suo arrivo in rossoblù è datato 2014, quando la società ligure riuscì a strappare la punta nativa di Villareal alla concorrenza, su tutte, di Valencia e Juventus. Asencio, cresciuto nelle giovanili del Burriana, aveva attirato su di sé le attenzioni di numerosi club europei grazie alle buone prestazioni offerte proprio in Italia con la maglia del Vicenza in alcuni tornei giovanili. Nel suo triennio al Genoa Asencio ha messo in mossa tutte le sue enormi qualità, totalizzando 55 presenze, 28 reti e 3 assist. Numeri importanti, ancor di più se si analizzano solo quelli dell’ultimo anno. Nella stagione appena trascorsa, infatti, Asencio ha realizzato addirittura 18 reti in 21 presenze. Logico che ora ambisca al salto tra i grandi. Un salto che, a giudicare dalle doti fisiche del ragazzo, potrebbe anche non essere così difficoltoso. Fisico da corazziere, 1 metro e 89 d’altezza, Asencio è implacabile nel gioco aereo, sa giocare di sponda per i compagni ed aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampista. Una prima punta moderna, insomma. Alle straordinarie qualità fisiche, inoltre, bisogna aggiungere quelle tecniche. Da buon calciatore spagnolo, con origini tra l’altro brasiliane, Asencio sa toccare bene la palla e non disdegna colpi funambolici. Proprio in questa stagione ha infatti realizzato una rete di pregevole fattura dalla lunga distanza. Nonostante il mancato esordio in prima squadra, il giovane classe ’98 è più volte stato aggregato ai grandi nelle ultime due stagioni. Strappando un sorriso a Gasperini prima e Juric poi e facendo impazzire in allenamento Nicolas Burdisso, non proprio l’ultimo arrivato. Per il suo agente Asencio somiglia al primo Fernando Torres. Un paragone certamente importante e, al momento, anche utopistico. Ma sul potenziale c’è poco da discutere. Non a caso il Villareal aveva provato nei mesi scorsi a riportarlo a casa e la stessa Inter di Suning, nelle ultime settimane, aveva preso informazioni. Il Genoa ha preferito il prestito in B per poi godere nuovamente delle sue qualità. Zeman gli aveva strizzato l’occhio, il Foggia pure. Ma il ragazzo, spinto anche dal presidente Preziosi, ha preferito l’Avellino. A Novellino il compito di plasmare questo diamante grezzo. Come successe con Babacar qualche anno fa a Modena. Bienvenido, Raul Asencio.

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