
Trasferta da libro Cuore in casa biancoverde. La sfida del Curi di lunedì sera, infatti, vedrà tra campo e panchina tanti ex tra le fila dell’Avellino. Il più importante, quello di lusso, è proprio il tecnico dei lupi Walter Novellino. L’allenatore montemaranese è infatti legatissimo alla piazza umbra per quella che è stata la sua esperienza da calciatore (5 stagioni complessive per un totale di 132 presenze e 12 gol) e per gli inizi da allenatore vissuti proprio agli ordini del Grifone. Ma al di là dell’aspetto professionale, il rapporto speciale che lega Novellino alla città di Perugia è dovuto soprattutto agli affetti familiari. Novellino ha infatti conosciuto sua moglie proprio in Umbria e la sua famiglia, ancora oggi, vive a pochi chilometri dalla città perugina.
Non è altrettanto viscerale, ma è allo stesso modo intenso e di lunga durata il legame che c’è tra il Perugia e il bomber dei lupi Matteo Ardemagni. L’attaccante biancoverde fece il suo esordio tra i professionisti proprio tra le fila dei biancorossi nel lontano 2006. A dieci anni di distanza, poi, Ardemagni tornò nella sua culla calcistica totalizzando in un anno e mezzo 52 presenze e 17 gol.
Numeri certamente più importanti di quelli messi insieme da Molina e Di Tacchio. Entrambi i centrocampisti biancoverdi hanno infatti indossato la maglia del Perugia per appena sei mesi. Molina giocò in Umbria nella seconda parte della stagione 2015-2016, collezionando appena 12 presenze. Lo stesso numero di cartellini timbrati dal roccioso Di Tacchio dall’agosto del 2011 al gennaio del 2012.
Un altro ex biancorosso tra le fila dell’Avellino, che però non sarà del match a causa di un infortunio, è Simone Rizzato (10 presenze nel 2006). La sfida col Perugia avrà dunque un significato speciale per buona parte dei tesserati biancoverdi. Ma in una gara del genere, in cui sarà vietato sbagliare, non dovrà esserci spazio per ricordi e sentimentalismi. Occorrerà metterli da parte. Almeno per una notte.