
Che sia la Sardegna il punto di ripartenza di Bruno Fitipaldo? Chissà. Martedì sera contro Sassari il regista della Sidigas Avellino ha realizzato la migliore in canotta biancoverde: 18 punti in 22′ tirando con 6/8 dal campo. Il tutto subentrando dalla panchina quando già nella seconda frazione (ed in avvio della successiva) la sua mano educata ha permesso alla Scandone di tenere a distanza gli avversari. Al Palaserradimigni si è visto un giocatore diverso con quella sicurezza nelle scelte che tutti gli appassionati del lupo attendevano ormai da tempo e che è stata apprezzata a sprazzi sin qui. Al rientro dall’infortunio l’ex Capo d’Orlando ha ricoperto il ruolo di primo cambio degli esterni, una mossa studiata anche per favorire un reinserimento graduale nei giochi. Al cospetto del Banco di Sardegna è arrivata la terza doppia cifra della stagione (con Torino erano stati già messi a segno altri 18 punti mentre 10 è stato il bottino al PalaGeorge di Brescia). Un dato che lascia ben sperare per il futuro e per le successive due partite di chiusura del girone di andata in cui Avellino avrà bisogno del Fitipaldo visto a Sassari (e non l’atleta finito al centro di voci di un possibile taglio), un giocatore in risalita fisica e – soprattutto – mentale dopo l’infortunio al dito dello scorso novembre.