
Settimana di duro lavoro in casa Sidigas Avellino.
La compagine di coach Sacripanti prepara le soluzioni tecniche e tattiche da eseguire sul parquet in vista della difficile trasferta piemontese contro la pericolante Manital Torino.
Dopo un distacco di ben 6 punti dal penultimo posto, sinonimo di salvezza, il team dell’ex coach biancoverde Frank Vitucci, si è rimesso in carreggiata vincendo le ultime due sfide contro Pistoia e Trento, cercando di rimanere attaccato con le unghie e con i denti all’affollato treno salvezza.
La Manital vanta un quintetto base di tutto rispetto, con uno degli assi play-pivot migliori della lega composto dalla freccia Dyson e dall’atletico e tecnico Dj White, autentico protagonista sotto le plance con medie da 17,8 punti e 8,8 rimbalzi.
Nello spot di guardia titolare agisce uno degli ultimi acquisti, l’australiano Chris Goulding, dotato di mano educata da oltre l’arco dei 6,75 e ottima attitudine difensiva, mentre interscambiabili nel ruolo di 3 e 4 sono le ali Eyenga, grande atleta, che può colpire sia fronte che spalle a canestro e l’esperto Mancinelli, non più esplosivo come un tempo, ma sempre pericoloso.
Panchina caratterizzata dallo zoccolo duro dei navigati italiani Giachetti, Rosselli e Fantoni, impreziosita dalla classe poco valorizzata del matto ex Avellino Ndudi Ebi, ottimo saltatore e tiratore dalla media distanza e completata dall’esterno olandese Kloof, buon gestore dei ritmi e penetratore.
Uno dei match più complicati da affrontare per Green e compagni. Torino si gioca le ultime chances di salvezza e ogni gara per i piemontesi rappresenta una vera e propria finale, soprattutto tra le mura amiche. Abbassare i ritmi e limitare l’atletismo di Dyson, White ed Eyenga potrebbero essere le chiavi del match.
La Sidigas non ha paura e punta a scrivere “13” nella casella delle vittorie consecutive.