SERIE B

Da zero a dieci: la vittoria più bella del reame, l’effetto Mentos di Trotta

Zero: Ai tifosi del Bari. Sono state fatti esplodere una quindicina di petardi ed il loro “Presidente” ha il coraggio di apostrofare l’ambiente irpino ostile ed incivile. Prima di criticare altri è cosa buona giusta guardare in casa propria. Se vogliamo dirla tutta, uno steward è finito in ospedale. Siamo noi gli incivili? Ma mi faccia il piacere….

Zero bis: Giulio Ebagua. Dopo la sconfitta è voluto tornare in campo attuando una vera e propria caccia all’uomo. E ci lamentiamo ancora del fair play? Aja…

Uno: A chi aveva dato l’Avellino per bollito, cotto e appagato. A quei “tifosi” che subito dopo il ko contro il Carpi hanno cominciato a mugugnare criticando Rastelli, società e calciatori.

Due: Al sex appeal degli uomini di Nicola, che hanno cercato più le gambe degli avversari che il pallone in campo. Tentando in tutti i modi di innervosire una gara. Purtroppo, tentativo non riuscito. C’est la vie.

Tre: Gli interventi importanti di Pierluigi Frattali nel corso della gara. Parate importanti su Bellomo, Donati e Ebagua. Interventi che pesano tanto e più di un gol.

Quattro: Al Sign.De Luca, che all’andata aveva inneggiato i quattro gol apostrofando la squadra di Rastelli, m*****. E’ la dura legge del gol Peppì.

Cinque: Le vittorie ottenute nell’ultimo mese e mezzo dall’Avellino di Massimo Rastelli. Cinque successi, mettendo da parte la sconfitta di Carpi ed il “pari” contro la Ternana. Sono cadute ai piedi dei lupi: Spezia, Latina, Frosinone, Livorno e per ultimo il Bari.

Sei: Alla voglia di Rastelli di zittire chi nei giorni precedenti lo ha criticato aspramente. Non sbaglia una mossa. Il ritorno al modulo della promozione in Serie B ancora una volta sorride dalla sua. Massimo pretende il massimo dai suoi e ancora una volta ci riesce. Stratega assoluto.

Sette: Alla freddezza di Antonio Zito ed alla lucidità di Angelo D’Angelo nell’azione del vantaggio biancoverde. Ancora una volta a punire il Bari è “l’angelo biancoverde”. E po la corsa, del “gladiatore di Ascea” sotto la Montevergine a salutare il suo grande amore. Da quel freddo dicembre del 2009 è entrato nei cuori di tutti i tifosi biancoverdi.

Otto: Al mercato di gennaio. Sempre loro: De Vito-Taccone J. hanno confezionato dei regali unici per il tecnico. L’effetto Trotta come una Mentos sparata tipo proiettile in una bottiglia di Coca Cola. L’ex Fulham si sta rivelando sempre più trascinatore, ne è la riprova il terzo sigillo stagionale per il nuovo ariete dei lupi. Per non parlare di Sbaffo che ha dato una sterzata al centrocampo che ha ritrovato in lui il vero metronomo.

Nove: Alla squadra che corre sotto la curva per abbracciare, seppur virtualmente, quei tifosi che nel bene o nel male ci sono sempre stati; con il sole e con la pioggia. Le lacrime di quella CURVA che piano piano sta tornando a ruggire di passione più di prima. Ed il ritorno del vecchio logo possa coincidere con il ritorno………in (A)lto.

Dieci: Al miracolo AVELLINO. La coesione di più sinergie. Società, tifosi, squadra e tecnico. Passano gli anni ma l’ambiente biancoverde non molla mai e mai mollerà. Perchè con o senza coreografia (rinviata per causa del maltempo) ha dato prova di essere sempre lì innamorata, passionale e pazza di quel lupo. (A)vanti tutt(A).


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