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Arriva Trento, la Sidigas Avellino cerca una vittoria dal sapore della rivincita.

L’anticipo della quinta giornata della Legabasket serie A 2018-2019 si disputerà al Paladelmauro, e vedrà di fronte Sidigas Avellino e Dolomiti Energia Trento. Una partita che per i biancoverdi ha il sapore della rivincita, dopo la brutta eliminazione per 3-1 nei quarti di finale degli scorsi playoff scudetto.Già, i playoff, quelli che sancirono la fine dell’avventura di Sacripanti sulla panchina biancoverde; ma i reduci della scorsa stagione (Filloy, D’Ercole e N’diaye) sicuramente sentiranno molto questa gara, anche perchè quella sconfitta brucia di più se si pensa alla squalifica del Paladelmauro rimediata in gara-1, il tredici maggio, quando un imbecille dagli spalti lanciò una bottiglietta di plastica contro uno degli arbitri, costringendo i Lupi a giocare la seconda gara casalinga a porte chiuse.

Ma il passato è passato, ed il presente è l’unico momento che conta; allo stato attuale delle cose, dunque, la partita di domani sarà una sfida tra due squadre che stanno attraversando periodi diversi: gli irpini stanno balbettando in campionato, avendo perso già due partite, ma sono reduci dalla bella vittoria di Brescia e, non da poco, hanno un ruolino di marcia positivo in Europa, dove hanno vinto tre delle quattro gare disputate; i trentini invece sono in crisi vera, avendo vinto solo una gara ufficiale delle 9 giocate finora, tra campionato ed Eurocup.

Il rendimento così negativo sta inducendo la dirigenza dei bianconeri ad intervenire sul mercato, soprattutto nel reparto lunghi dove un giocatore come Nikola Jovanovic è in odor di taglio, non essendo riuscito fin qui ad adattarsi al sistema di gioco della sua squadra. Ad Avellino, tuttavia, il centro serbo ci sarà e non ci saranno i nuovi acquisti, dunque egli cercherà in tutti i modi di far ricredere il suo allenatore ed i suoi dirigenti, e per questo sarà un fattore da tenere sotto controllo, dato che Avellino non ha nel suo roster un giocatore della sua stazza (2,11 metri). Oltre a questo, la squadra allenata da Maurizio Buscaglia non va sottovalutata per la sua capacità di rendere al meglio proprio in questo genere di partite, da dentro-fuori o quasi; non è un caso che l’Aquila sia arrivata per due anni consecutivi alla finale scudetto, dimostrando di saper far valere la forza del suo collettivo.

Pur avendo perso atleti fortissimi come Shields e Sutton, difatti, Trento ha confermato molti dei giocatori della passata stagione e dunque ha degli automatismi collaudati che potranno mettere in difficoltà i Lupi; probabilmente quello che manca di più attualmente è la condizione fisica ottimale, che presumibilmente arriverà (come accaduto negli ultimi due anni) nella seconda parte del campionato. Dunque, meglio forse incontrare Trento ora che non più avanti per Cole e compagni, ma in ogni caso l’attenzione dovrà essere massima, oltre che per le insidie tattiche intrinseche alla partita, anche per la condizione fisica e tattica dei biancoverdi stessi, che non stanno esprimendo certamente tutte le loro potenzialità.

Una partita delicata, che consentirebbe di dare una piccola svolta al cammino di entrambe le squadre in campionato in caso di vittoria; si preannuncia dunque una serratissima battaglia sportiva per conquistare questi due punti. Avellino per farla sua, cercherà di far valere il suo maggior talento oltre che il fattore-Paladelmauro, che dovrà essere sì un catino incandescente, ma si spera senza degenerazioni come quella dell’anno scorso che farebbero solo male alla squadra allenata da Nenad Vucinic.

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