Levi Randolph sarà uno dei due ex di turno (l’altro è Shawn Jones) nel posticipo di martedì sera che metterà di fronte il Banco di Sardegna Sassari alla Sidigas Avellino. Lanciato nel campionato italiano dalla compagine irpina nell’estate 2016, il prodotto di Alabama University sta vivendo una stagione tra alti e bassi con la canotta isolana. Nell’ultimo match perso al Taliercio di Venezia, l’ex n.20 della Scandone ha chiuso con ventuno punti e dieci rimbalzi. Un bottino che ha rappresentato un segnale di discontinuità rispetto alle precedenti sei partite in cui non aveva mai raggiunto la doppia cifra: “Ho sempre cercato di lavorare duro e di dare tutto in allenamento, senza stare poi a pensare al tabellino dopo le partite. – spiega Randolph in una intervista rilasciata oggi a La Nuova Sardegna aggiugendo come: “Nel roster della Dinamo ci sono tanti giocatori importanti e quello che devo fare è cercare di essere pronto quando serve. Non ho mi perso la fiducia, né mi sembra che gli altri nel gruppo l’abbiano persa nei miei confronti.”
Sassari, al pari della Sidigas Avellino, vuole un posto nelle Final Eight di Firenze. Obiettivo che, dopo il ko a Venezia, dovrà esser raggiunto attraverso il miglior piazzamento in classifica al termine del girone di andata cui mancano sole tre partite: “È stata una gara durissima, siamo venuti fuori nella seconda parte della partita dopo un inizio un po’ difficile. Ci è mancato davvero poco nel finale per portarla a casa. Siamo usciti dal campo amareggiati ma molto convinti delle nostre possibilità.”
