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Basket, la Lega rilancia per 8 stranieri, la FIP boccia la richiesta

La Lega Basket ha rilanciato la sua proposta sull’eleggibilità in una conferenza stampa nella quale il presidente Egidio Bianchi ha esposto il progetto organico stilato insieme a LNP che riguarda anche il tema stranieri in campionato. Fermo restando l’attuale possibilità del 5+5, i club professionistici aprono all’alternativa del 6+6 con passaporti liberi rispetto all’attuale 3+4+5, dunque rinunciando in linea di principio a uno straniero rispetto alla convenzione in vigore dal 2012 e in scadenza al 30 giugno.

Si richiede però la facoltà di schierare un settimo e un ottavo straniero, riproponendo il concetto di “luxury tax” bocciato dalla FIP nella precedente versione fino a 12 stranieri; il presidente della Lega Basket non ha quantificato l’importo delle luxury tax (comunque non inferiore a 50mila quella per il settimo straniero, per il quale attualmente si corrisponde una luxury tax da 40mila euro, e non inferiore a 150mila per l’ottavo). Le luxury tax, insieme all’intero importo dei NAS da 12.500 euro per la A e 9000 per l’A2 per il tesseramento di ogni giocatore straniero (attualmente la rimessa della FIP è del 50 per cento), concorrerà ad aumentare la premialità per i minuti degli italiani in un contesto generale che dovrebbe portare a distribuire circa 2,7 milioni di euro tra A e A2 come riporta l’agenzia Spicchi d’arancia.

La FIP subito rigettato la proposta ricordando l’intenzione di Petrucci, con l’appoggio del CONI, di ridurre gli stranieri e non aumentarli; inoltre la Federazione non ha gradito la forma della proposta, presentata senza un confronto preliminare come già in occasione del progetto della A a 20 squadre e dei 12 stranieri tramite luxury tax.

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