
Continua la crisi di risultati per la Scandone Avellino che incassa il quarto stop consecutivo arrendendosi anche alla Luiss Roma nella sesta giornata del campionato di serie B. Trenta minuti di resistenza non bastano a Marzaioli e compagni per tornare al successo che restano in fondo alla classifica con soli due punti.
C’è subito il nuovo arrivato Hugo Erkmaa nello starting five proposto da coach De Gennaro che deve rinunciare ad Andrea Bianco. L’inizio è decisamente in salita per i biancoverdi che giocano col freno a mano tirato in attacco: soltanto due le conclusioni al tiro prese in cinque minuti di gioco. Dall’altra parte gli ospiti riescono a prendere le misure agli avversari cercando con insistenza di coinvolgere nel gioco Infante che mette in difficoltà Locci e successivamente Pasqualin col regista che è bravo a dettare i tempi della manovra e favorire il primo allungo sul 2-9 che obbliga la panchina avellinese al timeout. Roma continua a spingere con la Scandone che trova la reazione con un piazzato di Marzaioli e qualche istante dopo quello di Rajacic ma la produzione offensiva è preoccupante con soli dieci punti iscritti a referto nella prima frazione in cui Locci commette già il suo secondo fallo. Una delle note dolenti per i padroni di casa è un atteggiamento difensivo superficiale e per nulla reattivo in più di una circostanza che costa caro in termini di canestri incassati. In attacco la situazione non migliora quando c’è da giocare contro la difesa schierata. De Gennaro ordina un pressing maggiore esteso a tutto campo. Ne nasce qualche buon canestro che porta la firma di Lorenzo Cherubini che timbra sei punti nel secondo periodo in cui la Scandone riesce a recuperare qualche palla. De Gennaro si gioca la carta con la contemporanea presenza del doppio regista Erkmaa e Cherubini. Andrea Martino, invece, riesce a punire ancora una volta nel pitturato la difesa dando la doppia cifra di vantaggio con un parziale personale di 4-0 (16-27 al 15’). Il bonus falli esaurito dalla difesa irpina agevola il compito degli ospiti che devono fare i conti con il tentativo di rientro propiziato da Erkmaa e Iovinella che insacca la bomba del 30-34. La pausa per il tè caldo porta consiglio ai lup che rientrano sul parquet con tutt’altro atteggiamento rispetto al primo tempo. Locci firma prima la parità mentre Marzaioli e Ondo Mengue scaldano la mano dall’arco dei tre punti col sorpasso per i biancoverdi (40-38 al 24’) che vedono crescere il tasso di autostima a differenza della Luiss che perde smalto in fase di possesso palla. Il tasso di intensità resta elevato con Infante e Ondo Mengue che si sfidano a suoni di canestri. Roma prova l’ennesima fu ma Rajacic grazia al proprio cinismo tiene in vita i suoi al suono della penultima sirena (47-49). Cherubini deposita il canestro del – 1 ma da un errore di Rajacic in difesa muta nuovamente l’inerzia del match con Martino che spiana la strada ad un nuovo parziale dei laziali (13-0) che recuperano sei palle e bucano con scioltezza la zona in difesa ordinata da coach De Gennaro il cui timeout repentino non sortisce nessun effetto. La Scandone è irriconoscibile e vittima di una involuzione nell’arco di pochi minuti che costa un’altra sconfitta. I canestri di De Leo contribuiscono a migliorare lo score personale. Pasquarelli e Fiorucci ipotecano il risultato. L’agonia de lupi prosegue.