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Sidigas Avellino, una vittoria senza strafare contro la Vuelle

Ritorno alla vittoria per la Sidigas Avellino dopo le due settimane di sosta: alla nona di campionato la squadra allenata da Nenad Vucinic ha sconfitto la Vuelle Pesaro per 82-81. Una vittoria, al fotofinish, di una partita sostanzialmente equilibrata. Pesaro si era portata più volte in avanti, toccando un massimo vantaggio di 6 punti nel secondo quarto (25-31), riuscendo a chiudere in vantaggio anche all’intervallo lungo (46-49). Con la Sidigas che, dal terzo quarto in poi, ha innalzato l’intensità difensiva sembrava non ci fosse più scampo per i biancorossi marchigiani. Ma quando sembravano aver già vinto, paradossalmente, i biancoverdi hanno rischiato quasi di perderla: dopo aver dilapidato un vantaggio che era arrivato a toccare i 9 punti (70 a 61 al minuto….) essi infatti possono essere considerati “graziati” dagli avversari, che hanno mancato un facile canestro in contropiede con Blackmon a poco più di 30 secondi dalla fine. Il rimbalzo catturato da Monaldi ha fatto tremare il pubblico presente al Paladelmauro, ma prontamente Filloy ha speso l’ultimo fallo utile prima del bonus di squadra, costringendo così Pesaro ad una rimessa con 14 secondi di tempo. Su quella rimessa, infine, è stata l’arcigna difesa di Cole e Sykes sul solito Blackmon a sancire una vittoria tutto sommato meritata ma molto sofferta.

Pesaro ha dunque dimostrato di essere una squadra ben costruita ed equilibrata nel quintetto, anche se ha avuto  molto poco dalla panchina; di conseguenza, i suoi principali protagonisti hanno avuto un alto minutaggio ed hanno accusato un normale calo fisico nei minuti finali. In confronto, Avellino ha rotazioni più lunghe e dunque non sorprende la maggiore freschezza fisica e mentale nelle battute decisive del match. Gli errori di Blackmon sono l’esempio più lampante di ciò: un giocatore così prolifico come ha dimostrato di essere anche oggi (28 punti realizzati, top scorer di giornata) forse non li avrebbe commessi se non avesse giocato ben 39 minuti. Eccetto McCree, espulso per 5 falli al 35′ minuto, tutti i componenti del quintetto pesarese sono stati impiegati per più di 30 minuti, con la guardia americana Murray a mettersi in evidenza con 21 punti. La squadra ha nel complesso ha dimostrato di avere alcuni limiti, come ad esempio nel tiro da tre punti, dove non a caso è la terzultima della Lega: oggi la Vuelle ha tirato da oltre l’arco con un misero 10%(2/19). La percentuale nei tiri da tre è stata certamente un fattore di questa gara: Avellino ha realizzato ben 1o triple, otto più degli avversari. Il solo Nichols, ad esempio, ha messo a segno da solo lo stesso numero di triple dell’intera squadra pesarese.

Proprio Demetris Nichols è stato senza dubbio l’MvP di giornata: l’ala di Boston era reduce dall’ infortunio del 25 novembre, poche ore prima della partita con Venezia gara. Ieri sera egli è apparso in forma come se non avesse mai subito quel trauma: 20 punti in 36 minuti col 60% da due ed il 33% da tre punti, corredati da 7 rimbalzi e 3 assist per un ottimo 21 di valutazione Lega . La conferma, semmai ce ne fosse bisogno, della sua fondamentale importanza all’interno del roster avellinese.

La Sidigas ha giocato di squadra, cercando spesso l‘extra-pass in attacco, limitando le forzature: buona parte del merito ce l’ha avuta Ariel Filloy, sempre più titolare del ruolo di playmaker della squadra. Con lui in campo il gioco gira meglio, e ciò che rincuora è che la cosa si verifica con vari quintetti. In trenta minuti sono 11 i suoi punti, con 6 assist ed il+14 di plus/minus che meglio di tutti testimonia la qualità della sua partita. Ben cinque dei giocatori avellinesi sono andati in doppia cifra: oltre ai due già citati, ecco in ordine decrescente di punti Caleb Green (15), N’diaye (14) e Sykes(10).  Un segnale molto incoraggiante per il prosieguo della stagione.

Pur senza entusiasmare, pertanto, la Sidigas Avellino è riuscita a conquistare l’unica cosa che contava: la vittoria. Il terzo posto in coabitazione con Cremona si è rinsaldato, e dunque un altro piccolo passo è stato fatto verso la qualificazione alle Final Eight di febbraio.

 

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