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Aiello: “L’impatto con la B, Missori, Biasci e le uscite. Lescano? Può succedere di tutto”

Le parole del ds dell'Avellino a margine del Memorial Dino Gasparro

A margine dell’edizione 2025 del Memorial Dino Gasparro, il direttore sportivo dell’Avellino Mario Aiello è intervenuto ai microfoni degli organi d’informazione per fare il punto del momento del club biancoverde. Tra campo e gli ultimi giorni di mercato, che si prospettano frenetici per la società irpina.

Le dichiarazioni del direttore sportivo dell’Avellino

Queste le sue parole: “Per il mercato in entrata, siamo riusciti, essendo partiti un po’ prima, a completare quasi tutta la squadra. Poi qualcosa l’abbiamo fatta successivamente, pensavamo di aver completato. Poi come voi ben sapete abbiamo avuto delle problematiche di infortuni nello stesso reparto. Uno di questi infortuni ha una durata un po’ più lunga. Si parla di due mesi, due mesi e mezzo. In virtù di questo ci siamo fatti trovare pronti trovando subito una soluzione alternativa: abbiamo chiuso l’operazione Biasci. Siamo contenti di averla fatta perché la qualità si vede nelle difficoltà. Diciamo che in questa difficoltà, paradossalmente, abbiamo dato un’altra caratteristica al reparto offensivo”.

Su Missori: “Avevamo l’idea di inserire un terzino destro, un giocatore importante. Avevamo trattato pure qualche over, poi c’è stata questa opportunità degli ultimi giorni. L’innesto di un giocatore che usciva da un contesto di Serie A e la valutazione tecnica è del livello di un over. La paura di prenderlo non c’è mai stata, siamo contenti di aver fatto questa operazione”.

Sulla lista over: “Abbiamo pensato di risolvere un problema. C’era bisogno di mettere un altro giocatore perché l’intero reparto aveva un po’ di defezioni. Ora valutiamo se dovrà uscire qualcuno. Se qualcuno è infortunato, e magari sarà fuori un po’ di più, potremmo fare una scelta su chi è infortunato. Ci potranno essere queste situazioni”.

Sulle uscite: “Ho sentito spesso che magari ci poteva essere una situazione di sofferenza all’interno della società sulle uscite. Vi assicuro che stiamo nella situazione più tranquilla del mondo: noi dovevamo fare 18 uscite, ovvero una decina con i giocatori che avevamo dentro e 8 di rientro dai prestiti. Al momento ne abbiamo fatte 10. Ne abbiamo da completare altre 8, 7 considerando Toscano. Ci aspettavamo che su alcuni di loro ci fosse la fila. Vi assicuro che non c’è giocatore sul quale non ci siamo dovuti muovere in prima linea per creare l’opportunità. Ogni giocatore ha almeno un’occasione. Il livello delle squadre è per ora di C medio-bassa classifica. Alcuni aspetteranno fino all’ultimo giorno per trovare la B o la squadra che deve vincere il campionato di C. Mi sento tranquillo, poi può succedere che anziché 8, 7, ne escono 6? Ok, sei qui fino a gennaio ed esci alla nostre condizioni”.

Su altri acquisti: “Il mercato chiude il primo settembre: può succedere di tutto”.

Su Lescano: “C’è stata una società che ha avanzato un interesse. È chiaro che se ti arriva un’offerta importante, e irrinunciabile, tutti possono uscire: sono andati via Kvaratskhelia dal Napoli, Zidane dalla Juve, Baggio dalla Fiorentina. Ma è un giocatore che noi abbiamo voluto confermare perché vediamo in lui il sogno di vivere una storia alla Riganò. Lescano non è in uscita, sta con noi qui, però può succedere di tutto”. 

Sull’impatto con la B: “Nella settimana che abbiamo vissuto dopo il test con la Lazio sembravamo una squadra che se la poteva giocare per i primi quattro posti in Serie A. Dopo la sconfitta di Frosinone sembra che dovremo lottare per la retrocessione. Nel nostro DNA c’è l’equilibrio: è stato la nostra forza nella scorsa stagione dove il livello di pressione era molto più alto perché non potevamo nemmeno pareggiare una partita. Gli obiettivi ora sono totalmente diversi, nel senso che dobbiamo fare un campionato di assestamento, di consolidamento. Con ciò, può anche succedere di fare un passo falso. Fondamentalmente abbiamo avuto un impatto non corretto con la categoria in termini di ritmo, di passo, di velocità di pensiero. Poi, per assurdo, se succedono queste situazioni di partita, soprattutto nelle fasi iniziali, se li superi indenni la forza d’urto di una squadra comincia a scemare. E se hai le qualità cominci ad alzare l’asticella. Crediamo nei giocatori che abbiamo a disposizione e nel lavoro che fa lo staff tecnico. Una risposta l’abbiamo data già in partita perché nel secondo tempo ci siamo stati. I giocatori hanno dimostrato di esserci nei duelli e nelle giocate. Qualche situazione l’abbiamo creata”.


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