Avellino, Biancolino ospite a Sky: “Spero di regalare altre gioie. Supercoppa? Difficile tenere alta la concentrazione”

Mister Raffaele Biancolino, ospite di Sky Sport insieme a Fabio Gallo e Matteo Andreoletti (allenatori, rispettivamente, di Entella e Padova), ha commentato la lunga cavalcata dell’Avellino nel corso di questa stagione. Da quel 23 settembre 2024: giorno in cui, l’ex attaccante biancoverde, sostituì l’esonerato Michele Pazienza sulla panchina del Lupo.

Per il tecnico biancoverde anche qualche commento sulla gara di Supercoppa disputatasi sabato scorso, in cui la sua squadra è uscita sconfitta contro il Padova dal Partenio-Lombardi trafitta da un gran gol di Capelli.

Avellino, stagione memorabile: le dichiarazioni di Biancolino

Queste le parole dell’allenatore del club irpino, che ha ripercorso le tappe fondamentali, e le emozioni, di questa stagione memorabile: “Dopo Cerignola avevamo capito la nostra grandezza: eravamo usciti da lì con un pareggio, ma si era visto lo spirito e la voglia di arrivare fino in fondo. Il campionato è stato difficile, non è facile rincorrere. Poi, nelle ultime tre gare, giocavamo sempre dopo il Cerignola: avevamo il peso di conoscere già il risultato. La vittoria è del gruppo, della sua forza, e della città che ha spinto per arrivare a quest’obiettivo tanto desiderato“.

Per Biancolino anche un tuffo al passato. E il desiderio di un futuro prosperoso: “Avellino mi ha dato la possibilità di farmi conoscere da calciatore e poi da allenatore. Da giocatore ho vinto 4 campionati. Da allenatore, invece, uno Primavera e quello di quest’anno. L’ho sempre voluto perché questa città è un pezzo di cuore per me: mi ha dato tanto e spero di regalargli altre gioie. L’obiettivo principale era questo: riportare gioia ed entusiasmo a gente che ha sofferto tanto in questi anni. Il merito è anche della società che ha investito tanto“.

Per quanto riguarda la Supercoppa, invece, i biancoverdi hanno faticato contro il Padova. Un calo di tensione giustificabile dopo lo strepitoso campionato fatto: “La Supercoppa si affronta con lo spirito di far bene. Venivamo, però, da tanti giorni e nottate di festa e questo un po’ si paga in campo. Si fa fatica a mantenere alta la concentrazione. L’importante era vincere il campionato. E lo abbiamo fatto”.