Biancolino: «Infortuni? Nessun recupero, anzi un altro stop. A Modena trasferta complicata»

Alla vigilia della sfida del Braglia contro il Modena, in programma domani sera alle 21, Raffaele Biancolino ha fatto il punto della situazione in casa Avellino. Il tecnico biancoverde ha parlato in conferenza stampa del momento della squadra, tra infortuni, scelte tattiche e la consapevolezza delle difficoltà che attendono i lupi in questa seconda giornata di Serie B.
Biancolino: «Recuperiamo Cagnano dalla squalifica»
«Ci aspetta una partita tosta, un’altra trasferta difficile – ha esordito Biancolino -. Abbiamo analizzato gli errori commessi a Frosinone, ma i problemi legati agli infortuni non mancano». Il tecnico non ha nascosto la preoccupazione per l’emergenza in infermeria: «È stata una settimana come tutte le altre, con il lavoro mirato ad analizzare le problematiche avute. Sugli infortunati faccio davvero fatica a pensare a quello che ci sta succedendo.
Recuperiamo Cagnano dalla squalifica. Patierno si è allenato poco con il gruppo. Per il resto non rientra nessuno, anzi, perdiamo D’Andrea per un problema al ginocchio: si sospetta la rottura del menisco. È vero che quest’estate eravamo coperti in attacco, ma ora siamo ridotti al minimo. Sono comunque soddisfatto di chi ho a disposizione. Bisogna guardare avanti».
Sul modulo, Biancolino ha chiarito: «Mi sto adeguando al numero di calciatori disponibili. Siamo partiti con il sistema di gioco che ci ha fatto fare bene l’anno scorso, poi ho dovuto cambiare. Non è un problema, si va avanti con quello che si ha. Nuovo modulo? Ora non ho attaccanti. Se metto un altro giocatore accanto a Lescano, accade come a Cerignola, che mi giro in panchina e non so chi mettere».
Sull’avversario: «Li abbiamo studiati. Sono forti, lo hanno dimostrato sia in Coppa Italia a Torino che vincendo a Genova. Giocano un calcio veloce, con interpreti abituati alla categoria, e credo che lotteranno per le posizioni alte della classifica. Ma questo non significa che andremo lì per mollare. Daremo tutto dall’inizio alla fine».
E sul campo del Partenio: «Non è male. Personalmente non sono amante del sintetico, qualsiasi esso sia. È un altro calcio, come appoggio, velocità, rimbalzo. È tutto diverso».
L’allenatore: «Il gruppo sta bene, sono consapevoli degli errori commessi»
Tornando al ko della prima giornata, Biancolino ha fatto autocritica: «Quando si prendono gol così non sbaglia solo un giocatore o un reparto, ma anche l’allenatore. I primi venti minuti sono stati determinanti. Rifarei comunque alcune scelte, come quella di Enrici a sinistra: mi serviva qualcuno che contenesse gli esterni del Frosinone, che spingesse meno di Milani. Enrici quel ruolo lo ha già ricoperto, non è stata un’improvvisazione. Stesso discorso per Palumbo: ha ricoperto vari ruoli e ci dà soluzioni diverse. Non scelgo a caso, ogni decisione ha un senso».
Sul morale della rosa, Biancolino ha rassicurato: «Il gruppo sta bene, è consapevole degli errori commessi, a partire da me. Nel secondo tempo a Frosinone abbiamo fatto meglio, ma dovevamo essere più precisi e crederci di più. Non fa piacere perdere, eravamo abituati diversamente, ma sappiamo che il campionato di Serie B è duro e richiede lotta e carattere».
Spazio poi ai singoli. Su Lescano: «È sereno, si allena bene e le voci di mercato non lo distraggono. Biasci? Vuole mettersi in mostra e crede nel progetto, è un ragazzo che darà il massimo. Non vedo l’ora di vederlo all’opera. Tutino, invece, sta meglio, lavora ancora a parte ma procede bene. Speriamo di averlo presto in campo».
Su Russo e Insigne: «Possono fare di più, non dobbiamo accontentarci. A Frosinone hanno dato il massimo, ma mi aspetto ulteriori passi avanti». Infine, su Gyabuaa: «È nelle mie idee. Se può addirittura uscire? Come ha detto il direttore, questo è un mercato strano. Il ragazzo si sta impegnando, sta dando il massimo».
Tornando sulle condizioni fisiche di Patierno e sull’impiego dal primo minuto: «Non me la sento di rischiarlo così. Poi dipende molto da oggi, perché è successo così anche l’anno scorso, però l’anno scorso aveva allenamenti e condizioni. Adesso l’ho visto metà settimana ed è un ragazzo che non si tira mai indietro. Fa parte del gruppo, già la sua presenza è importante per tutti e per l’ambiente. Non è ancora in grado di affrontare una partita a livello di minutaggio. Va gestito il suo problema. Non sappiamo nemmeno come sta effettivamente, però lui dà sempre tutto e se si deve fare una puntura se la fa e va in campo».
Infine, sul mercato: «Il direttore e la società sanno ciò che serve. Io alleno ciò che ho a disposizione. Ho detto quali ruoli mettere dentro anche numericamente. Sono contento, ma se devo stringere la cintura la stringo».