C’era una volta una squadra che scendeva in campo e azzannava gli avversari. Con grinta, corsa ed umiltà. Una squadra che non mollava mai e che gettava il cuore oltre l’ostacolo. Si poteva uscire sconfitti, ma con dignità ed onore. Una squadra che sfiorava l’impresa a Bologna con una partita leggendaria. Il sogno si infranse su una traversa. E da lì l’Avellino non è ripartito più.
Una squadra vuota, scarica mentalmente e fisicamente. Senza cuore, senza anima. Senza personalità. Senza leader. Non reagisce, incassa, subisce. Apatica. Una squadra che non emoziona più.
L’Avellino è dei tifosi, lo è sempre stato, ma mai come oggi questa squadra è lontana dal rappresentare la passione della gente. Una passione che va oltre il risultato, ma che pretende rispetto per la maglia e dignità. Pretende undici lupi. Lupi che oggi non si vedono più.
La classifica comincia a farsi preoccupante. E se si continua con prestazioni del genere c’è addirittura il rischio di mettersi nei guai. E’ arrivato il momento, per chi se la sente e per chi ne ha, di tirare fuori gli attributi e di rendere i tifosi di nuovo orgogliosi della propria squadra. Questa maglia va sudata e meritata. Solo per amore. Ridateci il nostro Avellino.